Avellino-Francavilla: la conferenza stampa di Braglia pre partita (Serie C 2020-21)

A 48 ore dal calcio d’inizio di Avellino-Virtus Francavilla, mister Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno casalingo dei Lupi, in programma domenica 28 marzo alle ore 15.00 allo “Stadio Partenio-Lombardi”. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancoverde in sede di presentazione del match valevole per la 33a giornata di Serie C.

Le dichiarazioni di Braglia in vista di Avellino-Virtus Francavilla

Così mister Braglia a due giorni da Avellino-Virtus Francavilla: “Loro giustamente possono avere delle ambizioni, si giocheranno le loro possibilità e noi faremo altrettanto. Sappiamo che sono una buona squadra e non penso che faremo l’errore di sottovalutare questo avversario. Ognuno fa il suo, il capitano della Virtus non poteva certo dire che vengono qui a perdere.

Il rush finale di campionato? Credo ci sia da tener d’occhio anche il Catanzaro, oltre il Bari. Se facciamo risultati, però, noi ce ne possiamo fregare di tutti. Bisogna vedere se siamo capaci di farli questi risultati, perché noi dobbiamo ritrovare un po’ di freschezza mentale e fisica, che abbiamo un po’ perso nelle ultime partite. Noi dobbiamo affrontare bene la partita, mettendo dentro quanto di buono fatto in settimana e quanto di buono abbiamo noi.

I positivi al Covid? Su Carriero e De Francesco non so rispondere, perché faccio anche fatica, non ne sono a conoscenza. Dovrebbe farlo più il dottore o al limite la società. Lo slittamento della fine della stagione? Non è stato un campionato normale. Non è normale giocare senza tifosi, non è normale avere tutti questi casi Covid, non è normale niente quest’anno. Se andrà bene, il campionato slitterà soltanto di una settimana, con i playoff che potrebbero anche iniziare subito. Non ci resta che attendere le date ufficiali.

Dove migliorare? A Catania abbiamo fatto un pessimo primo tempo e un discreto secondo tempo, sta a noi tornare su certi livelli. Dobbiamo recuperare soprattutto freschezza mentale, recuperando i giocatori che sono fuori, senza guardare troppo lontano. Abbiamo i mezzi per poter far bene contro chiunque, dobbiamo stare sereni. Pensare meno a quello che deve essere e di più a quello che sarà fatto. L’importante è arrivarci bene di testa, più che fisicamente. Mi auguro che i ragazzi ci arrivino bene a questa partita, che è molto più importante di Ternana e Bari per quanto riguarda. Spero arrivino a domenica al massimo delle loro possibilità.

Rizzo? Ha fatto un ottimo secondo tempo a Catania. Ogni tanto si innamora della palla e, giocando in mezzo al campo, la palla la devi far viaggiare velocemente. Bisogna ammettere che ha fatto molto bene, così come Adamo una settimana prima.

Strascichi post Catania? Non gliene frega niente, erano incavolati, hanno fatto 7-8 ore di pullman in silenzio, ma credo sia normale. Erano incavolati, ma carichi in vista dell’impegno successivo, quindi spero entrino in campo con la testa e la cattiveria giusta.

Il mio futuro? Onestamente, del mio futuro non è che mi interessi molto. Sono tanti i discorsi che si potrebbero affrontare, ma lasciamo perdere, perché li trovo anche fuoriluogo in questo momento. Sono sempre stato abituato a finire prima le cose, prima le stagioni, e poi a discutere eventualmente, se la società mi chiama.

Errico e Laezza? Giuliano lo convoco per iniziare a farlo stare con noi. Non sarà utilizzabile, ma è giusto che inizi a stare con noi anche in partita. Dalla prossima settimana potrebbe iniziare a fare qualche partitina con noi, ma per me è un riferimento importante per me e per lo spogliatoio. Errico si sta allenando con il preparatore degli infortunati o degli acciaccati

La squalifica di Luigi Silvestri? Gioca Rocchi come braccetto destro. Dossena lo vedo come centrale, quindi come alternativa a Miceli. Me lo consigliò in primis il Direttore Di Somma e aveva ragione. Poi è chiaro, se qualcuno non fa bene perde il diritto di giocare o di essere un’alternativa valida, perché io non regalo niente qui. In vista dei playoff, se non si allenano bene o non danno tutto, io vado avanti per la mia strada e posso giocare anche con gli stessi. Lì non si può più bluffare, o dentro o fuori.

La costruzione del basso? Io non obbligo i miei giocatori se non sono tranquilli o se hanno altre caratteristiche. Se bisogna fare il paragone con la Serie A, dove ci sono certi campi che sembrano dei biliardi, non credo si possa fare, considerando i campi che si trovano in Serie C. Io so solo che non costringo i miei a fare determinate cose se così li metto in difficoltà. Devi essere realista ed essere consapevole

Le scelte in attacco? Sono in tre. Maniero gioca di sicuro, perché è stato fuori a Catania dopo due partite consecutive. Per gli altri due, dipenderà dalla prestazione di Catania e da ciò che hanno fatto nelle ultime partite.

I diffidati? Sono preoccupato se uno non fa fallo. Sono preoccupato del contrario, se uno non mette la gamba. Non me ne sono mai fregato delle ammonizioni e dei diffidati. A Catania, Tito non ci è arrivato perché l’avversario andava più forte, non perché era diffidato o non voleva spendere il fallo.

Fella? È un ragazzo particolare, è quello che soffre un po’ di più il turnover degli attaccanti. È quello che manifesta di più, anche a livello facciale, una sorta di malumore, di malcontento. Ma lui lo sa che sono contento del suo rendimento, così come lo sono per gli altri. Peppe deve solo capire che anche gli altri hanno qualità importanti, tanto quanto lui. Certi equilibri valgono per tutti, quindi valgono anche per lui. Ma in generale sono contento di tutti e 4 gli attaccanti, mi dispiace che Bernardotto si sia fermato in un momento di grande crescita personale.

L’alternanza Miceli-Dossena? Fino a due domeniche fa, avevamo la miglior difesa dopo la Ternana. Il rendimento lo fa il campo, poi gioca chi merita. A Catania non mi sembra che c’ho pensato molto a cambiare all’intervallo.”

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