Avellino Calcio, Presidente D’Agostino: “Il primo posto è quello che ci interessa”

AVELLINO CALCIO – Ospite della trasmissione “Zona Verde”, in onda su Sport Channel 214, il Presidente dei Lupi Angelo Antonio D’Agostino ha tracciato un primo bilancio stagionale, parlando dell’ultima vittoria casalinga con il Taranto, del tema stadio, delle problematiche tecniche, fino ad arrivare al prossimo impegno con l’ACR Messina.

Le dichiarazioni del Presidente Angelo Antonio D’Agostino

Queste le parole del patron D’Agostino a Sport Channel 214: “Ci aspettavamo questa vittoria e ci aspettiamo di vincere anche le prossime. Quest’anno il campionato è un po’ diverso, non abbiamo una testa di serie come la Ternana dell’anno scorso. Anche il Bari non è imbattibile, lo abbiamo visto. Obiettivo stagionale? Il primo posto è quello che ci interessa, a quello a cui aspiriamo, nonostante tutto. Lo continuiamo a sostenere.

Problemi di formazione? All’inizio abbiamo avuto diversi infortuni, che non ci hanno mai permesso di fare una partita intera con tutti i titolari scelti dal mister in estate. Ci sono state un po’ di difficoltà, però adesso stiamo cominciando a recuperare un po’ di giocatori, speriamo di averne il più possibile domenica a Messina. Silvestri? È uno molto attaccato a questi colori, ci tiene tantissimo.

La gestione degli infortuni? Ci vuole più cautela, come stiamo avendo in quest’ultimo periodo, per evitare ricadute e nuovi infortuni. Ho chiesto se ci fosse bisogno di un potenziamento dello staff, ma siamo apposto così e credo che le cose ora stiano andando per il verso giusto.

Mio figlio Giovanni? Essere tifoso è una brutta malattia. Giovanni è un tipo molto sensibile, è giovane, quando si perde ci rimane malissimo, forse peggio di tutti. Non che io ci rimanga bene, ma forse capisco come farmi scivolare addosso certe cose, mentre lui non è ancora del tutto forgiato essendo molto giovane. I risultati dipendono da tanti fattori: abbiamo avuto dei problemi all’inizio, però anche la sfortuna ha fatto la sua parte, tra pali e traverse. Col Monterosi è stata fatta una gara che nessuno di noi si aspettava, ma ormai è acqua passata.

Perché ho preso l’Avellino? Per i motivi che tutti sappiamo. Siamo legati all’Avellino da sempre calcisticamente, era un’idea che balenava nella testa da diverso tempo e c’è stata l’occasione per fare questo passo. Braglia o Di Somma? Non butto nessuno giù dal monte, le scelte sono state fatte insieme e andiamo avanti insieme.

Un attaccante a gennaio? Prima della chiusura del mercato estivo, ho chiesto più volte se servisse un altro attaccante, tra cui anche Trotta, ma il mister mi ha ribadito che non serviva per il modulo che aveva pensato. Se serve l’attaccante, o qualche altra cosa, a gennaio ci metteremo a disposizione. Siamo pronti a spingere affinché il progetto vada a buon fine, perché i secondi sono i primi degli sconfitti. È uno dei motivi per cui continuo ad avere grande fiducia negli uomini che abbiamo scelto. Per indole personale non rinuncio mai.

I giocatori in scadenza? Abbiamo fatto i rinnovi a chi dovevamo fare. C’è qualcuno che va sistemato ancora, ne sono rimasti 2 o 3, ma non c’è nessun tipo di problema. Ci siederemo al tavolo nelle prossime settimane.

Scognamiglio? Non so quando recupererà di preciso, però ci ho parlato ieri e mi ha detto che entro qualche settimana sarà a disposizione. Si sta rimettendo in condizione, poi vedremo cosa dirà lo staff medico.

La notte post Viterbo? È normale che tra le valutazioni ci fosse anche quella relativa alla gestione tecnica, abbiamo pensato e valutato bene, per poi prendere la decisione migliore per la squadra e per la società. Io sono molto fiducioso, sono molto ottimista, perché mi fido molto del mio fiuto e delle scelte fatte per quanto riguarda Braglia e Di Somma. A molte persone ho detto che arriveremo a dicembre primi in classifica, però vediamo come si mette la situazione. Dobbiamo rosicchiare più punti possibili ai diretti avversari. Credo che dovremo fare conti più importanti tra gennaio e febbraio.

Un Braglia diverso? Braglia non è un tipo che si fa scalfire facilmente. Anche lui ci è rimasto male per la prestazione di Viterbo, lo ha fatto più volte notare a me e ai ragazzi. L’ho visto solo più incisivo, con l’obiettivo di caricare ulteriormente la squadra e di fare sempre meglio.

I tifosi? Sono una componente fondamentale, l’entusiasmo va portato continuamente allo stadio, per sostenere i nostri colori. Il periodo che abbiamo passato e la questione green pass pesano senza dubbio, però è normale che dobbiamo cercare di ricreare maggiore entusiasmo. I risultati aiutano in questo.

Il nuovo stadio? Abbiamo fatto diversi incontri e firmato diverse carte, permessi e autorizzazioni, manca la riunione finale per superare il primo vero step e mettere apposto delle cose che ci hanno chiesto. Poi c’è la pubblica utilità e infine il bando di gara. L’iter? Sapevamo che non sarebbe stato facile, anche perché parliamo di una grande opera, in un contesto in cui non ce ne sono tante. La conferenza dei servizi deve mettere d’accordo tutti gli enti, non è sempre facilissimo. Mi auguro di superare questa fase entro la fine del 2021.

Stadio alternativo? Bisogna trovarlo per forza, perché non si può demolire a pezzi il Partenio. Stiamo valutando delle aree dove disputare almeno un campionato e mezzo fuori.

I debiti con il Comune? È molto importante chiarire questa cosa: non abbiamo nessun debito con il Comune di Avellino, né con altri. Sono debiti che non appartengono a noi ma alle gestioni precedenti, quindi è l’amministrazione che deve vedersela con chi c’era prima di noi.”

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