AVELLINO CALCIO – Nel corso del nuovo appuntamento di Contatto Sport, trasmissione in onda su Prima Tivvù, Chicco Patierno é tornato a parlare della rotonda vittoria di Latina, prima di proiettarsi al big match interno con la Juve Stabia, tracciando un parziale bilancio della stagione dei Lupi. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal bomber bitontino, reduce dalla tripletta in terra pontina.
Tutte le dichiarazioni di Chicco Patierno
Queste le parole di Patierno a due giorni dalla vittoria di Latina: “Ci eravamo ripromessi che dovevamo ripartire nel 2024 come abbiamo finito il 2023. Volevamo questa vittoria, perché in settimana abbiamo lavorato duramente e ce l’abbiamo fatta. Poi é chiaro, nessuno si aspettava di chiudere il primo tempo sul 5-0, ma l’atteggiamento non deve mai mancare.
La ripresa? Oggi non abbiamo visto tanti sorrisi, sinceramente siamo già concentrati e con la mentalità alla prossima. Con il mister, abbiamo rivisto le cose che sono andate e le cose che non sono andate a Latina. Siamo stati un po’ distratti all’inizio e un po’ disattenti ad inizio ripresa, non ce lo possiamo permettere.
A parte il rigore, ho fatto due gol abbastanza simili, perché il mister é uno che lavora tanto di catena (sulle fasce, ndr), quindi sono anche giocate provate in settimana in base all’avversario e alla gara che dobbiamo affrontare. De Cristofaro é arrivato e si é messo subito a disposizione della squadra, dando il suo contributo e calandosi subito bene in questa realtà. Questo significa che anche il gruppo é stato bravo a farlo sentire subito a suo agio. Questi sono dettagli e qualità che possono portarci lontano.
La chiamata dell’Avellino? Solo dei pazzi dicono di no all’Avellino. Incredibile avere sempre la curva piena allo stadio, perché é andata sempre sold out e abbiamo sentito tutto il loro calore. Dispiace per domenica, ma sappiamo di averli sempre vicini.
Gli ultimi gol? Sono contento per le vittorie di Benevento e Crotone, perché hanno portato punti importanti all’Avellino, che ci hanno consentito di restare attaccati alle prime posizioni. Poi, sabato, non potevo iniziare meglio il 2024. Prima tripletta dei professionisti, é vero, ma l’importante era portare a casa i tre punti. L’esultanza? La linguaccia é un’esultanza che mi porto dietro da un po’, mi porto bene. Poi la rincorsa sul secondo gol era diretta verso Liotti, perché mi aveva detto che avrei fatto doppietta prima della partita. Quindi mi costerà una cena, più un regalino a Ricciardi per i due assist.
La sfida con la Juve Stabia? Non ci nascondiamo, affrontiamo la prima in classifica. Se oggi la Juve Stabia é a 6 punti, significa che ha meritato di essere dov’é. Sappiamo che é una partita decisiva e vedremo come andrà.
Il rendimento in trasferta? A volte, é molto più semplice giocare con un Benevento, un Crotone, una Casertana, dove la partita te la giochi e quindi vengono fuori le qualità di ognuno di noi. In casa, miglioreremo sicuramente rispetto all’andata, perché solo così puoi pensare di fare il salto. Ci sono squadre che quando vengono al Partenio stanno lì dietro e ti concedono poco. A volte, o la sfiga o la sfortuna, non siamo riusciti a fare gol, non l’abbiamo sbloccata. Togli la parentesi Giugliano, pensi al punto con il Francavilla e alla partita stregata con la Turris, alla fine credo che abbiamo i punti che meritiamo.
La vita ad Avellino? Abitando in centro, senti il calore della città anche scendendo al bar la mattina o quando un bambino ti chiede una foto. Una piazza calda, che ti fa sentire il suo affetto e il suo calore, come solo alcune piazze del Sud sanno fare.
Il rendimento difensivo? I complimenti vanno fatti alla dirigenza, che ha messo su una rosa competitiva che può contare su tutti. Non dimentichiamo la trasferta di Messina, siamo tornati ed eravamo 7 giocatori fuori. In quella settimana non si capiva nulla. In quel momento lì, si sono esaltati tanti calciatori e questo é la dimostrazione di una rosa ampia, con giocatori di personalità. Ci metto anche Ghidotti, che ha parato anche un rigore a Catania, ma non dimentichiamoci che é un 2000. E sta facendo un campionato ottimo.
La concorrenza? Negli ultimi anni, sono sincero, non mi é mai capitato di trovare un gruppo così. Tra di noi non c’é invidia, anche tra attaccanti: cito solo Marconi, che nelle ultime partite sta giocando meno. A Crotone, però, era accanto al mister che ci incitava, ci caricava, quello é un segnale. Tutti si sentono importanti, tutti siamo partecipi, senza pensare a titolari o non titolari. Quando uno viene chiamato in causa, dà sempre il suo contributo”.
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