Avellino Calcio, Gennaro Esposito: “Protocollo? Ritiro a prova di virus”

AVELLINO CALCIO – A pochi giorni dalla riconferma dell’intero staff medico, è tornato a parlare il Dott. Gennaro Esposito, medico sociale dell’U.S. Avellino 1912 intervistato dai microfoni di Orticalab. Occhi puntati sul ritiro pre-season e sul protocollo sanitario che saranno costretti a rispettare i tesserati biancoverdi.

Seguire alla lettera i protocolli sarà il primo passo verso il nuovo campionato – ha precisato il Dott. Esposito -. Il secondo, la valutazione attenta di chi dovrà far parte di questa famiglia. La società sta investendo tanto e avrà solo tesserati che vogliono far bene. In campo ce la giocheremo alla pari con chiunque e daremo sempre il cuore. Lo staff medico è pronto a ripartire con le linee guida adottate prima della partita con la Ternana. Ci aspettavamo che cambiasse qualcosa, invece per ora i protocolli sono sempre gli stessi.

Se non cambierà nulla provvederemo ad effettuare, per ogni tesserato dell’Avellino, quattro tamponi nasofaringei ogni quattro giorni. E ogni quindici giorni li sottoporremo ad un test sierologico. Per i risultati dei tamponi bisogna attendere dalle 48 alle 72 ore, quindi in questo lasso di tempo l’atleta deve vivere in un ambiente isolato e non può assolutamente stare in contatto con il resto del gruppo. I calciatori saranno sottoposti a regole ferree, avranno i propri spazi e le aree dove poter muoversi liberamente. Avremo delle tende a disposizione per ogni tipo di esigenza, locali sanificati, aree per i pasti attrezzati ed in sicurezza. Con il Team Manager Christian Vecchia abbiamo organizzato tutto in maniera maniacale.

Sarà un ritiro a prova di virus. Dovremo fare i conti con calciatori che sono fermi da gennaio, perché reduci da infortuni, altri da marzo quando in Italia è scattato il lockdown e altri ancora che hanno ripreso per un mese e poi si sono fermati per la pausa. Avremo un mix di giocatori che in poco tempo dovranno essere portati allo stesso livello. Sarà un lavoro particolarmente attento perché non possiamo rischiare che qualcuno si infortuni e dobbiamo fare in modo che mister Piero Braglia abbia 22 tesserati a disposizione in uno stato di salute ottimale.

Nella prima fase – prosegue – ci sarà tanto lavoro differenziato. Il primo impegno, mio così come per gli altri componenti dello staff, è quello di far acquistare al presidente D’Agostino calciatori utili alla causa che non vengano qui solo per lo stipendio. Mi onoro di poter coprire le spalle del presidente e posso assicurare che prenderà solo calciatori che stanno bene e che possono solo migliorare. Per programmare ci vuole tempo. Stiamo gettando le basi per creare un grande entourage”.

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