AVELLINO CALCIO – Intercettato telefonicamente dai microfoni di Sport Channel 214, l’agente Mario Giuffredi ha provato a fare chiarezza sull’attuale situazione di Fabiano Parisi, gioiello dell’Avellino che non si allena ormai da due giorni.
“La situazione è molto semplice: a D’Agostino e Di Somma, sin dall’inizio, è stato detto che Fabiano aveva la sana ambizione di andarsi a misurare con una squadra che fosse di categoria superiore. Credo come sia nella normalità di qualsiasi giovane che abbia voglia di fare carriera nel proprio lavoro. Questo è stato l’indirizzo dal primo minuto.
Sono arrivate un paio di offerte: la prima dell’Entella, che l’Avellino ha declinato legittimamente per le cifre proposte dal club ligure, ritenute giustamente non congrue. Poi è arrivata un’offerta dell’Empoli, molto importante per quella che era la valutazione che ne faceva l’Avellino. Mi sono visto con Di Somma e D’Agostino, ribadendo la volontà del ragazzo e ribadendo che la proposta economica era davvero importante (400mila euro più 200mila di bonus più 10% sulla futura rivendita, ndr).
Andando all’Empoli, Parisi firmerebbe un contratto importante, a cifre importanti. Quindi, se l’Avellino volesse trattenerlo anche in prestito, dovrebbe sostenere cifre importanti, che l’Avellino ha più volte ribadito di non poter sostenere. A quel punto, il presidente D’Agostino mi ha dato l’ok per proseguire nella trattativa. Inoltre, smentisco in maniera assoluta una proposta di rinnovo dell’Avellino a Fabiano Parisi.
La situazione attuale? Il giocatore non vive bene la situazione, ha presentato un certificato medico che testimonia la sua ansia depressiva, perché non sta bene. Perché si sta vedendo privare di un’occasione importante per il prosieguo della sua carriera, sia a livello economico che sportivo. L’Avellino poteva sedersi a tavolino e parlare con noi se avesse voluto davvero trattenere il ragazzo, invece ha preferito inviare una PEC e opzionare un rinnovo triennale a 800-900 euro al mese. La soluzione più comoda a loro. Se volesse, Parisi potrebbe svincolarsi e andare all’estero a parametro zero.
In questo caso non c’è disponibilità e collaborazione da parte della società. La verità è questa qui. Il sottoscritto non vuole andare in altre sedi a discutere la situazione, ma io difendo gli interessi del mio assistito, con la massima trasparenza. Quindi non escludo nulla al momento. Sono pronto al faccia a faccia con chiunque, voglio vedere se hanno il coraggio di smentire la mia versione.
Di Somma? È un uomo di calcio, ma non è stato lui a scoprire Parisi, a portarlo ad Avellino fu Musa all’epoca, e da quel che so non ne è un grande estimatore.”
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