AVELLINO CALCIO – A margine dell’inaugurazione del nuovo stadio comunale di Mirabella Eclano (AV), il direttore sportivo dell’US Avellino, Mario Aiello, è tornato a parlare dello straordinario entusiasmo che ha travolto la squadra di Biancolino dopo la promozione in Serie B, prima di proiettarsi al futuro e alla strategia di mercato che intende impostare il club della famiglia D’Agostino. Dai tanti giocatori sotto contratto alle diverse operazioni da formalizzare nel mercato estivo che verrà.
Tutte le dichiarazioni del ds Mario Aiello
Queste le parole del ds Mario Aiello a Mirabella Eclano, tra entusiasmo e lavoro da fare: “Sono giorni e settimane in cui siamo travolti da questo entusiasmo, che è veramente coinvolgente e ci riempie d’orgoglio per quello che abbiamo fatto. Futuro? Nei prossimi giorni ci incontreremo con la società: definiremo gli obiettivi e le ambizioni. Posso immaginare che, accedendo per la prima volta alla categoria, secondo me l’obiettivo deve essere quello di consolidare la Serie B. Dobbiamo crescere sotto tanti aspetti: organico, area tecnica e strutture continuando anche col settore giovanile. La crescita deve essere globale. Solo così si creano gli elementi affinché ci siano delle fondamenta per un eventuale salto di categoria. Dobbiamo lavorare a 360 gradi.
Rientri dai prestiti? Sulle scelte singole non abbiamo ancora parlato. Parleremo con la società nei prossimi giorni, poi ci sarà un incontro anche col mister per capire i ruoli in cui intervenire e le caratteristiche dei calciatori da prendere. Rientreranno sei-sette calciatori dai prestiti e faremo le nostre valutazioni.
Dieci over da cui ripartire? È un numero basso. Parlando solo di over, con i rientri siamo 26. Senza fare ragionamenti, otto sicuramente devono uscire perché la lista è di 18. Poi dobbiamo mettere qualcosa di categoria quindi almeno altre tre uscite dovranno essere fatte. Secondo me l’obiettivo è mantenere il gruppo che ha raggiunto questo traguardo. Anche perché sono dell’idea che fare delle rivoluzioni non ha senso. Serve continuità. Dobbiamo inserire nuovi elementi e ringiovanire la rosa come abbiamo fatto a gennaio.
Ampliamento area scouting? Ne parleremo con la società. Attualmente come area tecnica ci sono solo io. Non posso sdoppiarmi, riesco a vedere solo un certo numero di partite anche se vivrei di calcio 24/7. Qualche figura servirà, anche perché credo che i calciatori vanno visti da vicino. Per l’Italia dobbiamo mettere qualcosa, poi dobbiamo cominciare ad approcciare anche il mercato estero. In Serie B il 30% delle rose è fatto da stranieri, in Serie A si arriva al 60-70%. Il discorso è anche in base alle caratteristiche dei calciatori che varia al variare del paese di riferimento. Dobbiamo strutturarci anche per andare fisicamente a vederli. Voglio rassicurare tutti dicendo che giocatori che non vengono visti dal vivo non saranno presi. In questa fase di start up sarà sufficiente quello che conosciamo in Italia perché abbiamo una buona base.
Sinergia sul mercato con i top club italiani? Sia ad Avellino che in passato c’è stata una buona collaborazione. Sicuramente i buoni rapporti potranno essere utili anche per indiziare qualche giovane. Questi calciatori hanno un punto di partenza importante e possono essere, sulla carta, appetibili. Se hanno qualcosa per noi non può che farci piacere.
Nodo Stadio? È un discorso che non sto seguendo. La cosa che più mi preme è che in un modo o nell’altro il problema si risolva.
La sfida con l’Entella? Col Padova, malgrado siamo arrivati all’incontro con tanti festeggiamenti, abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo creato delle occasioni e siamo andati in rete due volte. Questo denotava che c’era la volontà di fare bene. Con lo stesso bene, ma con obiettivi diversi, ci auguriamo di chiedere bene con l’Entella.
La Primavera? In Serie B il gap tra primavera e prima squadra diventa ancora più importante. In genere questi ragazzi hanno sempre bisogno di fare un percorso di crescita in prima squadra, magari in categorie inferiori”.