Nel post partita di Audace Cerignola-Avellino, mister Michele Pazienza è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per commentare l’1-1 maturato al “Monterisi”.
Le dichiarazioni di Pazienza nel post partita di Audace Cerignola-Avellino 1-1
Questa l’analisi di mister Pazienza nel dopo gara: “Non bisogna accontentarsi del secondo pareggio consecutivo ottenuto. Nella gara, ci sono delle situazioni da migliorare, che è quello che poi ci porta più rabbia. Nelle situazioni più facili da gestire, ci complichiamo la vita ed è successo anche oggi. C’è stato equilibrio nel primo tempo, poi loro sono stati più bravi nell’episodio a trovare il gol. C’è stata anche l’occasione di Rigione con la deviazione sulla linea, ma è stata una partita tutto sommato equilibrata. Nella ripresa, abbiamo attaccato con maggiore ferocia, con più voglia, procurandoci subito l’occasione del rigore, poi sbagliato. Ma può succedere. Abbiamo spinto e abbiamo cercato in tutti i modi di tenere gli avversari nella loro metà campo, trovando il gol del pareggio con Gori e sfiorando l’1-2 con Marconi, a pochi passi dalla porta. Detto ciò, questa squadra deve puntare ad ottenere il massimo da ogni gara, per poi guardare all’obiettivo finale.
Modulo? Non credo che le altre squadre di Serie C abbiano 4 o 5 piani alternativi. Abbiamo iniziato la stagione con un sistema di gioco diverso, con due punte, ora stiamo provando a fare qualcosa di diverso. Bisogna lavorare bene, e meglio, sulle catene, cercando di puntare l’uomo e di arrivare sul fondo con gli esterni e i terzini, con l’inserimento delle mezzali. Dobbiamo trovare maggiore continuità in questo tipo di lavoro, perché altrimenti diventiamo lenti e prevedibili. Oggi non riuscivamo ad avere continuità e abbiamo messo le due punte.
I cambi nel finale? Il passaggio al 3-5-2 non è avvenuto subito dopo il gol di Gori, ma alcuni minuti più tardi, quando avevamo già provato ad affondare e a forzare, perdendo un po’ di lucidità. L’occasione di Marconi, del resto, l’abbiamo avuta con il 3-5-2, ma questo non lo dico per scaricare responsabilità. I numeri, a volte, lasciano il tempo che trovano, perché dipende da come li si interpreta. Sicuramente dobbiamo avere più continuità in alcune situazioni ed essere più concreti.
La presenza del presidente, in settimana, ci dà ancora maggiore responsabilità, così come vedere i 400 nel settore ospiti anche oggi. Noi viviamo e lavoriamo per questo, ma tocca a noi farlo crescere e alimentarlo, perché è chiaro che l’entusiasmo sta scemando in questo momento. Siamo i primi ad essere delusi e arrabbiati. È chiaro che i tifosi e il presidente lo sono più di noi, probabilmente, ma noi lavoriamo ogni giorno per trovare quei risultati che devono rappresentare una gioia per tifosi e proprietà”.