AVELLINO CALCIO – Al termine dell’amichevole vinta con la FC Matese, mister Roberto Taurino ha parlato in conferenza stampa per commentare il test disputato oggi al “Partenio-Lombardi” e le dinamiche di mercato che hanno recentemente caratterizzato l’ambiente biancoverde.
Le dichiarazioni di Roberto Taurino dopo l’amichevole Avellino-Matese
Queste le parole di mister Taurino alla fine del test match: “Stiamo progredendo nel lavoro, abbiamo avuto qualche buona risposta su alcune situazioni, su altro c’è ancora tanto tanto da lavorare. Sappiamo il percorso che ci aspetta, siamo una squadra quasi completamente nuova, che si è evoluta nel periodo di calciomercato, qualcuno è arrivato anche da pochissimo. Oggi c’era l’intenzione di far fare 90 minuti ad un blocco squadra, visto che poi rigiocheremo a Solofra domenica. L’obiettivo era iniziare ad entrare nel ritmo partita, nel ritmo campionato. Ci portiamo a casa qualcosa di buono, qualcosa su cui lavorare ancora tanto, con la consapevolezza che siamo solo all’inizio.
Mercato? La società non è inattiva, il direttore e il presidente sono pronti a sondare il mercato, cercando di mettere dentro qualche giocatore che sia funzionale a questa squadra, che possa aggiungere qualcosa. So come funziona il calciomercato, il tifoso si appassiona molto al nome, ma la cosa fondamentale è l’essere squadra, è l’insieme. In un gioco come il calcio, dove si gioca in undici, non si può pensare che un singolo giocatore risolva tutti i problemi. Poi fatemi dire una cosa: non credo si stia dando il giusto peso a Jacopo Murano, che ha una storia e un curriculum dietro di tutto rispetto. È un top player per la Lega Pro e credo venga un po’ sottovalutato, quindi penso che bisogna avere più rispetto per un giocatore che non viene certo dal Canicattì.
Detto questo, se riusciamo a mettere dentro qualcuno che alza il tasso di qualità della rosa, ben venga. Ci mancherebbe. Ma penso che la squadra sia già forte, sia già una buona squadra, che sta lavorando e sta migliorando. Murano, restando a lui, è un calciatore strutturato fisicamente e ha fatto un po’ di fatica ad inizio preparazione, ma ora sta meglio. So che si va a finire sempre al problema attacco
L’attacco? Stiamo lavorando molto sul riempire l’area, perché entriamo ancora troppo poco per i giocatori che abbiamo. Stiamo lavorando tantissimo con gli esterni, che devono fare di più, sia in fase di inserimento sia al momento del cross, perché dobbiamo avere più qualità quando mettiamo la palla dentro. Quando le squadre ti concedono poco centralmente, dobbiamo lavorare bene e lavorare meglio in ampiezza.
Kanouté? So che sta parlando con la società, ma non entro nel merito. Penso che Kanouté, se vuole davvero rimanere ad Avellino, non avrà problemi. Se lui vuole Avellino e vuole veramente vivere un’avventura e una stagione con questo spogliatoio, rimarrà ad Avellino. Ma credo dipenda solo da lui. Maniero? Io alleno tutti allo stesso modo e il discorso è sempre lo stesso: se uno mi dimostra che vuole vivere un campionato con questo ambiente, allora ben venga. Riccardo è arrivato un po’ fuori condizione in ritiro, con qualche chilo di troppo, ora sta lavorando e ha migliorato la sua condizione fisica. Fa parte anche lui dei tre attaccanti attualmente presenti in rosa.
Io non amo tenere giocatori fuori lista, perché sono risorse sprecate e di cui non si può usufruire. La stagione è lunga ed è fatta di momenti, di infortuni, di squalifiche, di condizione fisica, quindi c’è bisogno davvero di tutti. È anche uno dei motivi per cui oggi ha giocato una squadra e domenica ne giocherà un’altra. Per completare una settimana tipo di lavoro dopo una partita, ad una settimana dal campionato.
Attacco incompleto? Al momento abbiamo Murano e Bernardotto, che sono due attaccanti di tutto rispetto, con caratteristiche diverse e che hanno fatto bene nelle ultime stagioni. Il mercato è così, ma siamo consapevoli che la cosa più importante è il gruppo e l’intenzione di vivere insieme questa stagione, per cercare di costruire qualcosa di importante. In campo e fuori, con la consapevolezza che ci saranno delle difficoltà. O viviamo tutti o moriamo tutti.”
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