L’ingegnere Gianandrea De Cesare, ex numero uno di U.S. Avellino 1912 e Scandone Avellino, incassa un secco “No” dal Tribunale del Riesame di Avellino, che ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dall’imprenditore partenopeo, contro i sequestri applicati dalla Procura nell’economia di un’indagine sull’azienda Sidigas.
I reati contestati? Diversi quelli tributari, tra i quali l’autoriciclaggio e l’evasione di IVA. Resta bloccato, dunque, il denaro precedentemente congelato dagli inquirenti e richiesto da De Cesare, che ora è pronto ad andare in Cassazione.
Lo scorso novembre, l’ingegnere De Cesare aveva sventato il fallimento di Sidigas tramite un concordato in bianco, mentre il procuratore aggiunto, Vincenzo D’Onofrio, e il sostituto procuratore, Vincenzo Russo, sostenevano l’ipotesi relativa ad un omesso versamento di IVA di decine di milioni di euro, senza tener conto dei crediti vantati dall’azienda Sidigas.
“Mi sento in colpa, si poteva fare meglio”, aveva dichiarato stamattina lo stesso De Cesare alla stampa locale, tornando a parlare dopo più di un anno dall’ultima “apparizione ufficiale” in Irpinia.
(Foto: Prima Tivvù)
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