L’Avellino si prepara ad ospitare la capolista Reggina in occasione del 12º turno del campionato di Serie C (Girone C). Alla vigilia, ha parlato in conferenza stampa mister Eziolino Capuano, che ha presentato così la difficile sfida contro la squadra allenata da Mimmo Toscano (ex di giornata).
Le dichiarazioni di Capuano alla vigilia di Avellino-Reggina
“La Reggina merita ampiamente la testa della classifica. Noi scenderemo in campo con grande umiltà – ha precisato Capuano -. Troveranno una squadra affamata, vogliosa ma soprattutto che ha voglia di conquistare la salvezza. È una partita difficile. In pochi giorni abbiamo lavorato sulle loro fonti di gioco, cercheremo di colpire il neo della Reggina. Ci sarà una grande cornice di pubblico. Noi dobbiamo vincere per il nostro pubblico.
Non dovrà mancare l’aggressione o la cattiveria. Non possiamo permetterci di giocare sotto ritmo. Loro hanno dei giocatori importanti, parliamo di una squadra da playoff.
Formazione? Abbiamo qualche problemino. Dire che stiamo tutti bene è una bugia, – riporta Anteprima24 Avellino – ma non cerchiamo alibi. In campo scenderà in campo vogliosa. Servirà equilibrio ed idee in campo. Ritengo che l’Avellino ha dei grandi uomini prima che calciatori. Gli abbracci di Terni sono l’apoteosi per un tecnico”.
Karic? È un giocatore che può agire alle spalle della prima punta. Fa parte di un gruppo che il direttore ha saputo portare ad Avellino. Attualmente siamo la squadra che gioca con più giovani. È dura portare questa maglia, ma soprattutto non era semplice fare una squadra così in poco tempo.
Un ricordo tra 600 panchine? Ricordo la prima da professionista. Ero un ragazzino, avevo 32 anni. Battemmo la Battipagliese in Coppa Italia. Oggi la partita più importante è quella di domani.
I tifosi? Contestare Di Somma è contestare la Madonna di Montevergine ad Avellino. Magari è più giusto contestare me. Ed è giusto che pensi solo al campo. Le altre cose extracampo mi possono dispiacere.
La seconda punta? Abbiamo ancora ventiquattro ore per poter decidere. Io ritengo che ogni giocatore può andare in campo. Voglio prima vedere la fase di recupero. Adesso è un po’ prematuro. Celjak? Gioca”.
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