Alla vigilia di Cavese-Avellino, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei Lupi, Giovanni Ignoffo, che ha presentato così la sfida in programma alle ore 15.00 allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.
Le dichiarazioni di Ignoffo alla vigilia di Cavese-Avellino
“Cosa ho chiesto ai ragazzi? Ho chiesto maggior ferocia, maggior cattiveria soprattutto in alcune situazioni e negli ultimi metri, dove qualcosa ci è mancato nelle ultime due partite. Al di là dei moduli e delle scelte, ho chiesto questo ai miei ragazzi. La squadra ha lavorato bene e ha voglia di tornare a fare risultato.
Novità di formazione? Potrebbero esserci, soprattutto in virtù del fatto che abbiamo avuto tre partite in una settimana. Abibi o Tonti? Non abbiamo ancora deciso, perché oggi ho visto un allenamento fatto in una certa maniera e quindi chiederò pareri anche ai miei collaboratori, a colui che li allena quotidianamente.
Scelte in attacco? La mia è una scelta obbligata perché ieri si è fermato Albadoro, – ha annunciato Ignoffo – che ha avuto un affaticamento muscolare e non sarà della partita. Non lo convocherò, quindi ho solo Charpentier là davanti. Domani andiamo ad affrontare una Cavese che ha un organico importante, al di là dei risultati e delle difficoltà riscontrate finora. Guardo la loro rosa e vedo Di Roberto e Russotto, che sono giocatori di Serie B. È la prima in casa con Campilongo in panchina e quindi ci sarà da battagliare.
Stato mentale della squadra? Dal punto di vista psicologico, ho cercato di essere molto vicino ai ragazzi. Dobbiamo avere equilibrio in tutte le situazioni, cercando di far crescere i ragazzi più giovani e sperando che i più esperti diano una mano alla parte più giovane dello spogliatoio.
Nelle ultime due partite, Di Paolantonio ha toccato una quantità enorme di palloni. Ho rivisto la partita con il Francavilla e il secondo tempo siamo stati quasi interamente nella loro metà campo e nella loro area di rigore. Poi non siamo riusciti a trovare gli sbocchi giusti, ma questo è un altro discorso, su cui bisogna sicuramente lavorare. Non c’hanno mai schiacciato e noi abbiamo sempre fatto la partita. Se fossero arrivati una vittoria e un pareggio, avremmo parlato di Avellino spettacolo, ma questo fa parte del gioco.
Illusi dopo le tre vittorie? Il direttore credo si riferisse all’ambiente, perché nello spogliatoio ci siamo confrontati, insieme a tutta la squadra, ed eravamo consapevoli di ciò che potessimo o non potessimo fare. Il nostro obiettivo è la salvezza e vogliamo raggiungerla nella maniera più serena possibile.
Partita della rinascita? Ci sono tutti i presupposti per riscattarsi e per fare un bel percorso. Lo ha dimostrato anche la Curva a fine partita mercoledì, perché non è facile applaudire i giocatori dopo due sconfitte di fila in casa. È importante soprattutto per i giovani sentire il sostegno di gente che non dà da mangiare ai figli pur di venire a vedere l’Avellino. Sono cose dette e ridette, ma è importante avere il sostegno incondizionato di una Curva così, di gente così.
Il fatto di giocare a Castellammare, e non a Cava, può permetterci di avere 7-800 tifosi al seguito, che ci faranno sentire ancor di più la loro vicinanza, pur non giocando al Partenio.
Quando siamo andati sotto nel punteggio, è mancata la profondità, è mancato qualcosa a livello di gioco, ma mai di prestazione. Ci è mancata quella cattiveria giusta negli ultimi 20 metri, le qualità di un bomber che ci risolva una palla nella mischia in partite così bloccate. Se riuscissimo a fare questo salto di qualità, sarebbe un passo in avanti importante.
Indisponibili? Non ci saranno Karic, Palmisano e Albadoro. Recuperato Morero, mentre le condizioni di Rossetti si sono stabilite. Domani sarebbe importante interrompere innanzitutto la striscia negativa, quindi come concetto anche un pareggio sarebbe importante per lavorare con maggiore serenità. Logico che si va sempre per vincere”.
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