Conferenza stampa nella settimana che porta ad Avellino-Lanusei, spareggio del Girone G del campionato di Serie D 2018-19, che deciderà la squadra promossa nella Serie C 2019-20. Parla il Presidente della società biancoverde, Claudio Mauriello.
Avellino Calcio: le dichiarazioni di Claudio Mauriello in conferenza stampa
“Non userei il termine distruggere, da parte nostra c’è massimo rispetto per il campionato fatto quest’anno dal Lanusei. Da parte nostra, del mister e dei ragazzi, credo ci sia massimo rispetto per un avversario così, con la consapevolezza che domenica ci giochiamo la stagione. Noi siamo l’Avellino, ma approcciare a questa gara con umiltà credo sia fondamentale.
Ci ho sempre creduto perchè giorno dopo giorno vedevo questo gruppo formarsi, tra i ragazzi si è costruita un’unione incredibile. Ricordo sempre con piacere le parole di Morero, il nostro capitano, che a fine allenamento mi dava sempre una pacca sulla spalla dicendomi ‘Presidente, ce la facciamo’. Ci fa piacere affrontare in questa finale il Lanusei e speriamo di portare a casa questo risultato.
Mini-ritiro in vista? Si stanno vagliando tutte le ipotesi, per arrivare a questo appuntamento nel modo migliore. Appena ci sarà l’ufficialità, toccherà all’ufficio stampa comunicarvi i programmi della squadra e della società.
La presenza di Gianandrea è sempre stata costante. Per il gruppo è sempre un bene vedere al suo fianco la dirigenza, ma non so se sia stata decisiva. A questo gruppo, sicuramente, non è mai mancato nulla. Di sicuro questa vicinanza è stata percepita bene. Dopo il patto tra uomini fatto all’indomani della sconfitta di Cassino, si è riequilibrato un po’ tutto l’ambiente e un po’ tutto il rapporto tra squadra, società, stampa e tifosi.
Il supporto dei nostri tifosi? Sono stati fondamentali quest’anno, lo hanno dimostrato ogni partita e merita soltanto un plauso per tutto ciò che hanno fatto nel corso della stagione. I biglietti disponibili per Rieti? Aspettiamo comunicazioni ufficiali per dare indicazioni precise, ma sicuramente si terrà conto dei numeri e dell’indotto del tifo biancoverde.
Il finale di Latina? Quello è un urlo che è rimasto in gola a tutti noi. Ci ha lasciato un attimo delusi, ma è stato soltanto un attimo. Negli spogliatoi ci siamo detti proprio questo: abbiamo fatto un’impresa recuperando 10 punti al Lanusei, quindi abbiamo fatto qualcosa di incredibile e ora ci tocca completare il lavoro nello spareggio con il Lanusei.
Il ritorno di Mario Dell’Anno in curva è stata un’altra pagina bella di questo campionato. Sappiamo tutti chi è e cosa ha fatto per Avellino Mario Dell’Anno, quindi speriamo di rivederlo anche domenica insieme al resto della tifoseria. Ci auguriamo tutti di vincere.
Non sento rivalità con il Lanusei, c’è massimo rispetto tra le società e c’è rispetto per il cammino del club sardo. Gli errori commessi da noi? Mah, in questo momento non c’è dispiacere per gli errori fatti, ma prevale l’entusiasmo e la gioia in vista di questo importantissimo spareggio.
Le ultime provocazioni? Non ci interessano, sfuggiamo dalle polemiche. Lavoriamo per il bene comune, questa squadra rappresenta il bene della città di Avellino. Il passato e ciò che è stato il passato rimane, ma conta il presente e come si lavora. I risultati fanno la differenza, ma la gente ricorda soprattutto come una società lavora e con quale trasparenza lo fa. Il direttore Musa e il resto della dirigenza si sono chiusi in uno stanzino e hanno lavorato senza sosta per migliorare questa squadra e fare il bene dell’Avellino.
La Curva per me ha rappresentato tanto, una palestra di vita importante per quello che sono io oggi. Quando Gianandrea decise di assegnarmi questo ruolo, con la massima onestà gli chiesi se fossi davvero l’uomo giusto per questo ruolo. Lui mi chiese il perchè e io gli risposi che ero un innamorato patologico di questi colori e potevo lasciarmi sopraffare da questo amore. De Cesare a quel punto mi ha abbracciato e mi ha detto che ero la persona giusta. Ho sempre avuto massimo rispetto per quel settore ed è stato bellissimo stare nuovamente con loro, ma a volte non l’ho ritenuto giusto proprio per il rispetto che ho nei loro confronti.
Sciarpa al collo domenica? La partita si vince anche negli spogliatoi. I numeri per domenica? Siamo attenti su tutto ve lo garantisco, ma non sta a noi decidere.”
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