Ospite del “Pomeriggio da Supereroi”, trasmissione in onda quotidianamente su Radio Punto Nuovo, il Direttore Generale del Picerno Vincenzo Greco ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa, per poi concentrarsi sulle questioni di casa Avellino e sulla situazione di Tommaso Ceccarelli, in prestito alla squadra lucana dal mese di gennaio.
“È stata un’annata straordinaria – ha ribadito il DG della Leonessa – perché siamo arrivati ai playoff, ma soprattutto siamo arrivati a giocarci addirittura il terzo posto all’ultima giornata con squadre come Foggia, Pescara e Cerignola. È stata una stagione più che positiva, perché siamo riusciti ad andare oltre le aspettative e a vivere questa esperienza in piena sinergia con mister Longo e con tutto lo staff tecnico”.
Greco è di fatto “un uomo solo al comando”, come lo sarà verosimilmente anche Ernesto Salvini ad Avellino: “Io ho sempre lavorato così, l’ho fatto anche a Monopoli, Lumezzane ed Andria, dove ho ottenuto risultati positivi. A Picerno, il Presidente Curcio mi ha consegnato le chiavi della società e ho potuto organizzare tutto in maniera autonoma, coordinandomi con l’area tecnica e senza prevalere al momento delle scelte di campo, di natura tecnica. Ho strutturato sin da subito una società snella, pur avendo la possibilità di scegliere collaboratori o di essere affiancato da un direttore sportivo di ruolo. Questo può accadere se si hanno le competenze per coprire entrambe le aree e fortunatamente è stato il mio caso”.
Infine, non sembra un discorso chiuso quello relativo alla permanenza in Lucania di Tommaso Ceccarelli, fantasista scuola Lazio di proprietà dell’Avellino: “Io farò di tutto per trattenere a Picerno Tommaso Ceccarelli, lo dico molto chiaramente. Parlerò nei prossimi giorni con il nuovo direttore dell’Avellino e vedremo cosa si può fare in tal senso. Se l’Avellino non avesse intenzione di puntare su Ceccarelli per il prossimo campionato, io farò di tutto per tenerlo qui e per farlo diventare a tutti gli effetti un calciatore del Picerno. Io scelgo i calciatori prima per le loro qualità umane e poi per le loro qualità tecniche: credo che Tommaso abbia trovato il suo habitat naturale qui a Picerno, è questo il contesto in cui esprime al meglio, piuttosto che ad Avellino”.
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