A due giorni dalla trasferta di Vibo Valentia, mister Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa per presentare il terzultimo impegno della regular season di Serie C, che vedrà impegnate Vibonese ed Avellino allo “Stadio Luigi Razza”. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei Lupi in vista della sfida valevole per la 36a giornata della Lega Pro 2020-21.
Le dichiarazioni di Braglia in vista di Vibonese-Avellino
Queste le parole di mister Braglia in conferenza stampa: “Le assenze? Noi ci siamo abituati. Giocheranno altri ragazzi, cercando di fare quello che stiamo riuscendo a fare ultimamente. Una partita non facile, loro hanno fatto bene anche a Palermo, quindi c’è da stare attenti, bisogna prepararla bene. Poi vediamo il campo cosa ci dirà.
Gestione del secondo posto? Penso che se scendiamo di livello rischiamo contro tutti, perciò non mi aspetto di scendere di livello. Mi lascia ben sperare che gli squalificati vogliono venire in ritiro con noi da stasera. Perché noi andiamo in ritiro da stasera. Spero di non correre questo rischio, ma noi sappiamo benissimo quello che dobbiamo fare, altrimenti le buschiamo. Andiamo su un campo difficile, contro una squadra che vuole tirarsi definitivamente fuori dai guai. Non sarà una partita con tanti fronzoli, dobbiamo prepararci a questo e prepararci bene alla gara in generale.
La vittoria con il Bari? Prima ci qualifichiamo come secondi e meglio è. Perciò, dobbiamo andare a cercare la matematica partita per partita, a cominciare da sabato. Contro il Bari abbiamo fatto una buona partita, i ragazzi sono stati bravi, anche in vista di questi benedetti playoff. Dobbiamo prepararci bene e cercare di andare in campo per fare il meglio possibile.
Apertura degli stadi? Penso che 1.000 spettatori in uno stadio come il nostro non si vedano nemmeno, quindi non vedo dove sia il problema. Anche nei teatri televisivi vediamo il pubblico, con gli spettatori divisi da un vetro, quindi non vedo perché non si possa fare anche negli stadi. Il calcio così non è calcio, perché senza pubblico sono soltanto amichevoli. Spero davvero che i tifosi tornino il prima possibile. Non capisco perché i vaccinati, ad esempio, non possano venire allo stadio.
Gli acciaccati? Laezza è troppo importante per noi, ma viene da un anno in cui non ha giocato nemmeno una partita. Non voglio che faccia brutta figura una volta che lo manderò in campo, lui lo sa. Baraye? Non gioca una partita intera da un anno, così come Errico. Andrea è un gioiellino che dobbiamo preservare, vediamo che condizione sarà
Emozionato per l’esultanza di sabato? Era quel co***one di Maniero che mi tirava di qua e di là (ride, ndr). Stiamo bene insieme, c’è un bel rapporto con loro e non lo voglio sciupare. Anche io sono cambiato rispetto agli altri anni, perché in certe stagioni si tira una linea e si buttan fuori le persone. Qui sono arrivato anche ad accettare certe cose, perché sono ragazzi che meritano quello che stanno facendo.
Rocchi al posto di Silvestri? Gabriele ho sempre detto che fa il braccetto di destra o di sinistra, poi dipende dalle prestazioni che fa Rocchi. Se Rocchi fa bene, continuiamo a dargli fiducia, perché è un ragazzo che si è sempre allenato e comportato bene. Detto ciò, abbiamo anche alternative come Ciancio e Laezza da verificare, ma sempre dopo le prestazioni. La formazione non la fa l’allenatore, ma le prestazioni dei giocatori.
Tifosi ad Avellino-Bari? In altri stadi ce n’erano anche 4-5 volte di più, quindi di cosa vogliamo parlare. Mi fermo qui altrimenti mi dicono che faccio sempre polemica. Qualche decina in più era dovuta all’importanza della partita, poi a questa società non si può dire nulla sotto il profilo delle regole.
Quando sono arrivato qui, mi hanno chiesto di arrivare tra le prime cinque. Io le chiacchiere le faccio fare agli altri, anche perché gli altri son bravi a fare chiacchiere. Io mi tengo i risultati. La nostra crescita? La squadra è migliorata in compattezza, sui movimenti da fare. Soffriamo solo quando pensiamo di poter fare qualcosa in più rispetto a quello che prepariamo. Stiamo inseguendo un sogno, a cui probabilmente credevate solo voi ad inizio anno. Adesso stiamo capendo che possiamo giocarcela con tutte. Una cosa è certa: romperemo le scatole a tutte, questo è poco ma sicuro, ed è già un grande traguardo.
La crescita di Dossena? È un ragazzo che sta crescendo, che nei tre è forte lì nel mezzo. C’ha tutto: fisico, stazza, ma l’importante è che lui continui a lavorare sui suoi difetti. Sembra un po’ macchinoso quando allunga il passo, ma non è un giocatore lento, perché sabato ha anticipato Antenucci su un allungo di 50 metri. Miceli? È un calciatore che ha sempre giocato finora. Nelle ultime tre partite, ne ha fatto una buona e due non buone. È stato sempre il nostro capitano quest’anno e continuerà ad esserlo quando giocherà. Mirko si deve rendere conto che ci sono anche gli altri qui e gioca chi merita. Stesso discorso per Luigi Silvestri, che è stato fortunato a rientrare in campo e poi bravo a meritarsi il posto. Io devo fare delle scelte e fare di tutto per non farmi cacciare: prima di farmi cacciare, le provo tutte chiaramente.”
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