L’Avellino paga a caro prezzo una disattenzione su palla inattiva al 90′, perdendo di misura al “Bonolis” di Teramo. Nel post partita, ha parlato ai microfoni di OttoChannel il regista dei Lupi, Alessandro Di Paolantonio, che ha analizzato così l’1-0 maturato questa sera.
Le dichiarazioni di Di Paolantonio nel post partita di Teramo-Avellino 1-0
“Dispiace perché ci avevamo creduto, soprattutto dopo il rigore parato da Tonti. Strappare un punto qui sarebbe stato molto importante, in particolare per le assenze che avevamo. Abbiamo giocato con un difensore centrale a centrocampo, Laezza ha fatto una grandissima prestazione. Ora non ci resta che sperare che arrivi gente motivata per darci una mano, ma non abbiamo neanche il tempo di piangerci addosso, perché mercoledì abbiamo il Catania e domenica arriva il Picerno. Quella, soprattutto, diventa una sfida fondamentale per allungare sulla zona playout.
Il mio ritorno a Teramo? Innanzitutto mi fa piacere vedere il Teramo in questa posizione di classifica, per la piazza e per la gente che rappresenta questa città, che negli ultimi anni aveva visto un po’ spegnersi l’entusiasmo. È sempre speciale tornare qui, è normale.
Gli innesti dal mercato? Oggi eravamo in emergenza, ma non sono alibi queste. Abbiamo fatto una partita di sacrificio, contro una squadra che fa del palleggio la sua migliore arma. Nel secondo tempo, dopo il rigore parato, ci siamo abbassati perché abbiamo pensato al pareggio e a portarlo a casa. Dispiace, fa male, perché è un gol arrivato nel finale, ma dobbiamo subito resettare e ripartire da domani in vista di Catania. La grande parata di Alessandro ci aveva dato fiducia, peccato.
L’avevamo preparata così: aspettarli bassi, per poi ripartire con Micovschi e Alfageme in contropiede. Detto questo, il Teramo non ha rubato nulla, sono stati bravi, ma è naturale che dispiace aver perso un punto prezioso.
Il mio rinnovo? Ci sono stati delle voci da quando è iniziato gennaio, ma ripeto che il calciomercato lo fa la società. Posso dire tranquillamente che rimarrò ad Avellino, perché è una piazza a cui sono affezionato e in cui mi trovo benissimo.”
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