Nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di CampaniaSoccer.com, l’ex difensore della Juve Sergio Brio ha avuto la possibilità di ripercorrere i mitici anni ’80 e di ricordare le grandi battaglie fra Avellino e Juventus allo “Stadio Partenio”, teatro di sfide rimaste nella storia del calcio italiano.
Brio non ha certo dimenticato il manto erboso del “Partenio”: “Ad Avellino erano sempre grandi battaglie. L’Avellino era una squadra arcigna, organizzata e che non faceva giocare la squadra avversaria. Al Partenio si giocava sempre davanti ad un pubblico molto caloroso, che incitava la squadra sino alla fine della gara. In quei tempi ad Avellino, si affrontavano sempre grandi calciatori, fare risultato non era mai facile.
Ad Avellino mi legano due episodi importanti per la mia carriera: uno negativo, nella stagione 1982/83, quando per un entrata involontaria di Barbadillo ho subito un infortunio importante prima di una gara di Coppa dei Campioni. Pensavo di essermi rotto il tallone di Achille, fortunatamente non fu così. Invece il secondo è un ricordo molto bello: durante la stagione 84/85 realizzai un bellissimo passaggio che mando Boniek in rete. Questa azione, se l’avesse fatta Platini, sarebbe venuto giù tutto lo stadio”.
Infine, un sincero in bocca al lupo alla squadra allenata da Piero Braglia: “L’Avellino sta disputando un ottimo campionato, sta lottando per le zone alte della classifica. Spero quanto prima di ritrovare la squadra biancoverde in categorie importanti per rinverdire i fasti di un tempo”.
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