Presente, futuro, ma anche una goccia di passato a tinte biancoverdi. Non è un segreto infatti che, prima di dire sì all’Avellino, Giorgio Perinetti sia stato molto vicino al Benevento di Oreste Vigorito. Una trattativa in stato avanzato, poi interrotta dal numero uno del club sannita, che decise di virare su Marcello Carli nel 2023.
“Per 2-3 giorni mi sono sentito davvero il direttore del Benevento, – ha ammesso il dirigente romano nel corso di un’intervista concessa a Il Sannio Quotidiano – ma poi correttamente il patron mi avvisò di aver fatto altre scelte e la cosa poi è sfumata. Mi è dispiaciuto – ha aggiunto Perinetti – perché avevo assaporato questa possibilità, considerando i programmi del presidente e la volontà di puntare sul settore giovanile. Un’esperienza che mi avrebbe gratificato. Dopo quel contatto in cui sembrava possibile arrivare a una conclusione no, non c’è stato nulla. Il rapporto però è rimasto sempre cordiale, così come lo è da tanto tempo”.
“Lo scorso anno – ha proseguito Perinetti – il Benevento è stata una degna avversaria del mio Avellino, arrivando anche alle semifinali play off. Fu una stagione più positiva, quest’anno invece dopo la partenza eccellente non si capisce cosa sia mancato, a un certo punto c’è stato davvero un calo. L’impatto di Pazienza è stato nullo, non è riuscito a dare un’inversione di tendenza. Una stagione non all’altezza di quello che si pensava: c’è stata delusione anche ai play off, nessuno si aspettava un Benevento così arrendevole”.