Prima vigilia playoff per l’Avellino di Piero Braglia, impegnata domenica pomeriggio allo “Stadio Renzo Barbera” di Palermo. A 48 ore dal calcio d’inizio del match, in programma alle ore 17.30, il tecnico dei Lupi è intervenuto in conferenza stampa per presentare il primo round del doppio confronto.
Le dichiarazioni di Braglia alla vigilia di Palermo-Avellino (Playoff Serie C)
Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Braglia in sede di presentazione: “Il Palermo? Ognuno di noi aveva una risposta diversa dall’altra. A me non è che mi abbia fatto molto piacere ad essere onesto, ne avrei fatto volentieri a meno. Come in tutti i sorteggi ognuno dice la sua, alla fine quello che conta è il campo. Nelle ultime 10 partite hanno perso una sola volta, hanno cambiato volto da quando c’è il nuovo allenatore, giocando bene e vincendo meritatamente a Castellammare.
Filippi? Il loro allenatore ha delle intuizioni importanti a partita in corso, non dà punti di riferimento in avanti. Filippi sta facendo un bel lavoro. L’ho sempre visto come secondo di Boscaglia, ma ora lavora in proprio e ha delle belle idee. Una partita difficile, da studiare e preparare bene, ma il Palermo è un avversario che merita grande rispetto. Loro hanno già giocato e dominato due partite playoff, ma noi andremo lì a giocarcela come sempre.
Come stiamo noi? Non si può sapere se è meglio o peggio riposare tre settimane o giocare. Se ti deve andare in una certa maniera, ti va in una certa maniera. Ricordo il mio caso a Cosenza, con 9 partite giocate, dove l’entusiasmo ti fa dimenticare la fatica a volte. Noi alterniamo momenti in cui stiamo molto bene, dei momenti in cui sembriamo troppo bravi. Ma queste sono partite dove non si deve andare troppo per il sottile, quindi vediamo gli ultimi allenamenti per decidere. Mi aspetto un Avellino tosto, che si va a giocare subito la partita. La più importante è sempre quella dell’andata, lo sappiamo. Speriamo di indirizzarla già in vista del ritorno e speriamo di dimostrare che siamo bravi come crediamo di essere molte volte.
Noi non abbiamo mai interpretato una gara pensando che ci potesse essere una partita di ritorno, anche in campionato. È chiaro che qui ti giochi una stagione, le pressioni ci sono. C’è da verificare lo stato nervoso di questa squadra, dove ultimamente abbiamo un pochino sofferto, dando per scontato alcune cose. Io ci credo e c’ho sempre creduto, perché questo è un gruppo sano e che ha grande fame. Ora, però, c’è poco da parlare e molto da lasciare al campo, perché è sempre lì che vediamo come stanno realmente le cose.
Noi giochiamo più o meno come sempre. Noi c’abbiamo la nostra base, loro c’hanno la loro. Dico che è molto importante la gara d’andata per dare un indirizzo a quella di ritorno. Certo, se poi fai bene domenica e pensi di aver già risolto i problemi, sei già fuori. Sono due partite da preparare bene, contro un avversario che ci creerà sicuramente dei problemi e che è arrivato nel momento migliore a questi playoff. A me non piace parlare in altri termini delle altre squadre, perché poi è il campo che parla.
Io mi preoccupo dell’Avellino, ma non metto la testa sotto la sabbia se vedo che il Palermo ha dato due gol a Teramo e Juve Stabia. Ho il dovere di mettere in guardia i ragazzi e di dire allo spogliatoio che questo è un Palermo diverso da quello affrontato all’andata e al ritorno. Perché se non ne sono consapevole e non lo sono i ragazzi, prendiamo due pere anche noi e ci mandano a casa. Il calcio è fatto di momenti e quindi dobbiamo stare molto attenti, ma non ho mai detto che l’Avellino è una squadra di brocchi, anzi. Il Direttore Di Somma ha visto il Palermo a Castellammare e ha avuto l’impressione di una squadra importante.
L’amore dei tifosi? Ho letto il comunicato della Curva, non è quello il problema ci mancherebbe. Il problema è che ci piacerebbe averli più vicini, ance se ci sono delle iniziative per farceli sentire più vicini, già da domani.
Le condizioni di Laezza ed Errico? Giuliano sta abbastanza bene, non si tira mai indietro, così come Errico, che sta bene. Sta nella testa di Errico la sua crescita, so solo che si allena con continuità da 25 giorni e sta meglio fisicamente. Maniero e Fella? Il Direttore non ha detto che devono giocare per forza, ha detto che possono e devono dare di più. Ma è un’opinione del Direttore. I ragazzi danno la colpa a me, puntando sul discorso della continuità, ma tutti insieme hanno fatto 30 gol se non sbaglio.
L’andamento di questi playoff? Ma basta vedere il Palermo, che sta vincendo senza Rauti e Lucca. Sta recuperando Saraniti, quindi tocca a noi alzare il livello adesso. A Cava hai creato 8-9 palle gol e preso due pali, ma non ti è andata bene come contro Palermo e Vibonese dove hai vinto con un fallo laterale e un rinvio da metà campo. Io voglio vedere gente che vuole fare questa partita, chi non vuole giocarla resta a casa.
Eventuali cambi di modulo? Abbiamo fatto qualcosa, ma giusto se ci sono le condizioni e se ci prendono le misure. La nostra base è quella, non possiamo fare un salto del buio. Noi abbiamo una base che ci ha portato a fare un campionato buono, quindi non ci allontaneremo da quella.
Il rendimento offensivo? Quello lo determinano le partite, perché hai fatto 0-0 con il Teramo e 1-1 con la Cavese, svegliandoti solo quando ha segnato il Monopoli. Abbiamo dato per scontato troppe cose, ma ora dobbiamo alzare il livello e farlo subito. Bisogna tornare cattivi come prima e fare due grandi partite.
Un’eventuale uscita al primo turno? Non sarebbe un fallimento per come siamo partiti, ma sarebbe un bel giramento di palle. Sono onesto, sarebbe un bel giramento di palle. E noi dobbiamo fare di tutto affinché non succeda, perché vogliamo arrivare più lontano possibile.
Luigi Silvestri? Lui è molto convinto, ma deve continuare a lavorare e a curarsi come sta facendo. Con la squadra parte solo chi è in grado di giocare, abbiamo già sbagliato a Vibo.”
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