PAGELLE VIBONESE-AVELLINO – I Lupi cadono tra le mura dello “Stadio Luigi Razza” di Vibo Valentia, sotto i colpi di Pugliese e Tumbarello. Qui di seguito le pagelle e i voti che hanno meritato i giocatori allenati da Piero Braglia, al termine di Vibonese-Avellino.
Le Pagelle dell’Avellino
FORTE (Voto 6,5): Dopo appena 19 minuti, viene infilato dal tiro ravvicinato di Pugliese, che trova un varco sotto le gambe del portiere biancoverde. Bravo, successivamente, a contenere il sinistro di Spina, prima di superarsi sul calcio di rigore dello stesso Pugliese nella ripresa. Non può nulla sulla rete di Tumbarello che chiude i conti al 96′.
ROCCHI (Voto 5): Fa arrabbiare Braglia sin dal principio con un paio di errori banali, per poi soffrire la velocità di Spina e Parigi; (dal 46′ RIZZO Voto 6: Buono il suo ingresso in campo, ma risulta meno incisivo rispetto alle ultime partite. Partecipa attivamente alla fase offensiva.)
MICELI (Voto 5,5): Torna titolare al posto dello squalificato Dossena e risulta piuttosto nervoso sin dalle prime battute. Gara di ordinaria amministrazione nonostante lo svantaggio, ma non riesce a guidare con la solita autorità la retroguardia biancoverde.
ILLANES (Voto 6): Croce e delizia dei Lupi quest’oggi. Si fa trovare impreparato in occasione del gol di Pugliese, non riuscendo a chiudere efficacemente sull’autore dell’assist, ma salva un gol già fatto nella seconda frazione di gioco, grazie ad un prodigioso intervento in scivolata; (dal 78′ LAEZZA Voto 6: Torna in campo per fare il suo esordio stagionale. Ritorno importante dopo il brutto infortunio. Va anche vicinissimo al gol su palla inattiva.)
CIANCIO (Voto 6): Spinge con maggiore continuità rispetto al solito, partecipando più volte all’azione offensiva. Sbaglia qualche passaggio di troppo, ma nei minuti finali si propone costantemente nella metà campo avversaria e va vicinissimo al gol con un destro splendido dal limite, fermato soltanto dal guantone di Mengoni.
ALOI (Voto 4,5): Rovina la sua prestazione con un ingenuo fallo in area di rigore e risulta impreciso in più di una circostanza. Frenetico in mezzo al campo, non riesce a dare la necessaria qualità in cabina di regia.
DE FRANCESCO (Voto 6,5): Migliore in campo dei suoi, alla prima da titolare dopo la positività al Covid. Parte come vertice basso, poi “alza” la sua posizione nella speranza di dare maggior spunto alla manovra offensiva dei Lupi. Va al tiro almeno in 4 occasioni, trovando sempre pronto Mengoni.
D’ANGELO (Voto 6): Gioca un discreto primo tempo, provando a duettare più volte con i compagni di reparto e attendendo al limite dell’area sponde degli attaccanti. Non riesce ad essere concreto in zona gol; (dal 65′ ERRICO Voto 6: Finalmente in campo l’oggetto misterioso della stagione dei Lupi. Il classe ’99 entra bene in partita, per poi non trovare la posizione giusta all’interno del terreno di gioco. Colpisce una traversa di testa, a conferma di un’annata sfortunatissima. Lo spunto c’è, la condizione no.)
ADAMO (Voto 5): Adattato sulla corsia mancina, non punge quanto dovrebbe in fase offensiva, anche per merito dei difensori avversari; (dal 46′ BARAYE VOTO 6: Appare spesso “sconnesso” rispetto al resto della squadra, ma nel finale offre un paio di spunti interessanti. Crea i presupposti per una palla gol clamorosa, andando via sulla corsia mancina e fornendo ai suoi compagni una palla fantastica, non sfruttata dagli attaccanti biancoverdi. Deve crescere.)
MANIERO (Voto 5): La sua partita dura appena 33 minuti, a causa di un piccolo fastidio muscolare. Da segnalare un suo grave errore all’interno dei 16 metri avversari, quando sbaglia un facile appoggio per Adamo sotto porta; (dal 33′ BERNARDOTTO Voto 6: Entra e conferisce maggiore peso all’attacco avellinese. Battaglia continuamente con Vergara e con tutti i difensori calabresi, non riuscendo sempre a divincolarsi. Si ripete più volte il duello con il direttore di gara, che gli consegna numerosi “fischi contrari”, prima di ammonirlo per alcune scaramucce con lo stesso Vergara.)
FELLA (Voto 5): Un fantasma nella prima ora di gioco. Nel finale viene fuori con un paio di giocate importanti, colpendo anche un palo da distanza ravvicinata, dopo la traversa di Rizzo. Nel recupero si fa ipnotizzare da Mengoni a tu per tu.
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