A due giorni dalla semifinale d’andata dei playoff di Serie C, mister Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa (via Zoom) per presentare il primo round di Padova-Avellino, in programma domenica sera allo “Stadio Euganeo”.
Le dichiarazioni di Braglia alla vigilia di Padova-Avellino (Playoff Serie C 2021)
Queste le parole di mister Braglia, rimasto in Trentino insieme a tutta la squadra per preparare questa importantissima partita: “Come ci arriviamo? Innanzitutto bisogna vedere quelli che recuperiamo, come stiamo. Le squalifiche? Il problema è che quando si dà troppa importanza a certe persone succedono certe cose. La Procura, fin quando sta fuori allo stadio a controllare l’arrivo del pullman va bene, ma se manda i preti in campo come se si stesse in chiesa, non capisco in che direzione si stia andando. Il campo di calcio non è una chiesa, può scappare, io veramente non capisco. Adamo qualcuna la può anche tirare perché è uno esuberante, ma Forte fa fatica anche a soffiare, figuriamoci a bestemmiare. Ma andiamo avanti.
Ogni partita presenta una storia diversa, una situazione diversa, un atteggiamento diverso. Non si può sapere il venerdì come giocheremo. L’esperienza degli allenatori? A volte esperienza significa anche vecchiaia (scherza, ndr), ma credo che Mandorlini sia anche più giovane di me, non vorrei dire una bischerata. Spero di vedere un Avellino caparbio, tosto, cattivo, aggressivo. Dipende da noi, dipende da come andremo in campo e da quanto vorremo andarci a prendere qualcosa che pensiamo di meritare.
Io più sereno in panchina? Non credo di essere specialista di niente, io cerco di fare soltanto l’allenatore, a volte bene, a volte male. Non si tratta di essere specialisti, si tratta di capire i momenti di una stagione. Dopo essere stati in trincea un’intera stagione, è inutile continuare a chiedere cose impossibili ai ragazzi, perché altrimenti ci facciamo del male da soli. Ci bastano due ore per capire quello che dobbiamo fare, poi li lasciamo liberi, ci prendiamo i nostri spazi, perché ci conosciamo e ci troviamo subito. Non so chi recupereremo, ma di certo non lo dirò a voi.
Il Padova? Noi lo sappiamo che loro sono una squadra costruita per vincere, basta vedere la loro panchina. In due partite ti giochi un campionato, loro vogliono quello che vogliamo noi. Abbiamo visto che Chiricò sta benissimo, che hanno tanti giocatori di qualità che ci possono mettere in difficoltà. Noi dobbiamo fare del nostro meglio, giochiamo di sera, abbiamo avuto un po’ più di tempo per recuperare, quindi cerchiamo di fare quello che sappiamo. Loro sono bravi, quindi dovremo essere più aggressivi.
Il ritorno al Partenio? Sicuramente è importante, lo sarebbe ancora di più se entrasse la gente. Ma vedo che qui si parla ancora di 1.000 spettatori, poi magari entrano solo gli sponsor e la gente che urla e fa casino rimane fuori. A noi serve quella gente lì, servono quei 200 di Bolzano che facevano casino per 2.000. Speriamo ci possano dare una mano.
La mia squadra non credo abbia bisogno di stimoli, credo abbia dimostrato di averne abbondanti. Le squalifiche? Qui stiamo parlando di calcio, non di una parrocchia. Sarà sbagliato, non sarà bello, ma credo che si stia andando nella direzione sbagliato. Credo che la Procura non debba essere locale, né da noi né dagli altri, perché a volte a chi viene buttato fuori gli girano un po’ le scatole. Il brutto è che si nascondano dietro una penna.
La fase di ripartenza? Le abbiamo avute anche a Bolzano le possibilità, poi è anche questione di qualità. A Bernardotto l’ho detto cosa deve fare, su cosa deve lavorare e migliorare, ma dipende da lui. Io non vado a prendere nessuno, perché la crescita deve partire da te. All’andata facemmo anche una buona fase di palleggio, al ritorno è stata una partita diversa chiaramente. A Padova sarà un’altra partita, noi non dovremo mai farli giocare liberamente, perché altrimenti ci fanno male. Dovremo essere aggressivi e non farli mai giocare.
L’ultimo risultato del Padova? Credo abbiano provato a gestire la gara di ritorno cambiando 6 giocatori, rischiando di uscire contro il Renate. Dopo aver preso il primo gol, sono andati in difficoltà e il Renate stava per fare anche il quarto gol in più di un’occasione. Ha preso due pali se non sbaglio, oltre al gol annullato nel finale. Sono scelte, ma nel calcio succedono queste cose quando vai in campo con un atteggiamento o con una testa diversa.
Pane? A parte quell’uscita contro la Turris, ha sempre dato ottime garanzie. Parliamo di un portiere di esperienza, io l’ho visto tranquillo e quindi non credo ci siano problemi nell’affidarsi a lui. Eventuali rigori? Noi li prepariamo sempre alla fine dell’allenamento del sabato, i ragazzi si mettono lì e si divertono. Speriamo di non doverci arrivare, speriamo di essere più bravi e di chiuderla prima.
Maniero? È stanco da una vita. È sempre stanco, se non lo vuoi vedere stanco devi vederlo mangiare. Al di là di tutto, Maniero sta facendo dei playoff bellissimi. Sta bene, sta recuperando, lui sa quali sono i suoi limiti. Luigi Silvestri? Dipende da lui, dipende da come si allena. Il suo problema è che al momento ha una leggera zoppìa, che non gli permette di essere reattivo come è sempre lui. Quindi è inutile mandare in campo uno che non sta bene.”
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