Il Napoli di Aurelio De Laurentiis pensa a costruire un’alternativa allo “Stadio Diego Armando Maradona”. Dopo essersi affidato a Gino Zavanella, architetto che cura anche il progetto del nuovo “Stadio Partenio-Lombardi” di Avellino, il numero uno del club partenopeo ha visionato l’area di Bagnoli per valutare la possibilità di progettare un centro sportivo e un nuovo impianto sportivo in grado di ospitare le partite casalinghe della squadra azzurra. Intanto, prosegue la querelle con il Sindaco Manfredi.
De Laurentiis ha fatto il punto sul progetto stadio e sull’impossibilità di metter mano all’attuale “Maradona”: “Qualsiasi tipo di operazione si dovesse portare avanti al Maradona, – ha detto a Radio Napoli Centrale – il Napoli dovrebbe giocare alcuni anni fuori dallo stadio Maradona. Con tutto il rispetto che ho per Avellino, Benevento, che hanno stadi molto belli, ma molto inferiori alle necessità numeriche del Calcio Napoli e del fatto che giocheremo, mi auguro anche la prossima stagione, e le ulteriori stagioni che verranno in Europa, quindi il problema non si pone. Non possiamo perdere 3 anni giocando in stadi che ci creerebbero una minusvalenza di oltre cento milioni, a livello di incassi.
Stadio Maradona a pezzi? Se lo dovessi fare, un cantiere aperto non darebbe segni di tranquillità sul piano della sicurezza, quindi non credo si possa lasciare un cantiere semi-aperto. Facendo così, poi, forse non ci siamo capiti. Quando con l’architetto Zavanella abbiamo verificato l’incapacità di visibilità degli spettatori nello stadio attuale, cosa che il buon sindaco non sa perché non viene allo stadio, non tanto perché juventino, ma perché impegnato su altri fronti e non si rende conto perché siede sempre in Tribuna Autorità”.
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