AVELLINO YOUTH – Sono giorni piuttosto tribolati per il settore giovanile dell’US Avellino 1912, che in queste ultime settimane ha provato a far passare sotto traccia anche un addio importante come quello di Nando De Napoli, figura storica del calcio irpino, inizialmente incaricato di essere il Supervisor delle giovanili dei Lupi.
“Non ne faccio più parte da due mesi – ha ribadito Rambo ai microfoni de Il Corriere dello Sport -. Aspettavo una risposta dalla società, da D’Agostino, al quale va comunque il mio grazie per avermi offerto l’incarico di responsabile del settore giovanile un anno fa. Però confesso che l’atteggiamento riservatomi poi mi ha amareggiato e deluso. Volevano che facessi l’uomo-immagine, che andassi in giro per televisioni a parlare. Ho declinato l’invito. Io sono tornato qua per altro, per cercare di scoprire talenti: penso di avere occhio. Non devo andare ad esibirmi in tv. Pazienza, però avrebbero potuto anche dirmelo.
L’idea dell’Academy mi piaceva, – ha aggiunto De Napoli – ma serve, contestualmente, anche formare le famiglie, spiegare loro che questo è un meraviglioso gioco in cui non tutti sono destinati a diventare campioni, anzi in percentuale ce n’è una parte minima. Però glielo dico ad alta voce: in questi nove mesi, nessuno che si sia avvicinato a me con fare equivoco”.
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