AVELLINO-BARI – Stangata del giudice sportivo della Lega Pro ai danni dell’U.S. Avellino 1912, dopo la coreografia che ha acceso la Curva Sud, tra petardi e fumogeni, e le scaramucce a distanza con la tifoseria del Bari, punito con soli 1.000€ di multa.
I Lupi, a Vibo Valentia, dovranno “scontare” anche una partita senza Piero Braglia in panchina, squalificato all’indomani della quinta ammonizione stagionale.
AMMENDA DI 5.000€ ALL’U.S. AVELLINO 1912: LA NOTA UFFICIALE
A) per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti:
I – nell’avere, prima dell’inizio della partita, acceso e lanciato nel recinto di gioco, senza conseguenze, più di cinque bengala;
II – nell’avere, prima dell’inizio della partita, acceso, lanciato e fatto esplodere, senza conseguenze, nel recinto di gioco otto petardi di elevata potenza;
III – nell’avere, al 43°circa del secondo tempo, acceso, lanciato e fatto esplodere, senza conseguenze, nel recinto di gioco un petardo di elevata potenza;
B) per avere i suoi sostenitori, al 18°minuto circa del primo tempo, intonato ripetutamente cori offensivi e insultanti nei confronti dei tifosi avversari che, in applicazione dei principi enunciati dalla CGF a Sezioni Unite nella decisione pubblicata nel CU 179/CGF (2013/2014), emanata su ricorso del Frosinone Calcio, devono essere qualificati quali insulti beceri e di pessimo gusto, ma non idonei a porre in essere un comportamento discriminante.
Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, 25, comma 3, e 26 C.G.S., considerato che non si sono verificate conseguenze dannose (r.proc. fed., r.c.c.).
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