AVELLINO CALCIO – Ospite della storica trasmissione “A mente fredda”, condotta da Cesare Ventre sulle frequenze di Radio Notte Stereo, Giovanni D’Agostino ha tracciato un primo bilancio del campionato dell’Avellino, reduce dall’amaro pareggio interno con la Turris. Turno di riposo nel prossimo weekend, complice l’esclusione del Trapani.
L’Amministratore Unico dell’IDC è consapevole di aver messo su, insieme al Direttore Di Somma, un organico in grado di competere per le zone alte della classifica: “Mi aspettavo questo inizio lanciato, – ha ammesso D’Agostino – perché abbiamo costruito la squadra con un obiettivo ben chiaro. Siamo ancora amareggiati per il pareggio con la Turris, senza dimenticare i due punti persi con la Juve Stabia, ma il calcio è così e va accettato.
La mancanza dei tifosi? È un tasto dolente, perché penso che avremmo potuto vincere con Juve Stabia e Turris se avessimo avuto la Curva Sud al seguito. Immagino la spinta dei tifosi in certi momenti della partita, questo è il rammarico più grande. Sappiamo tutti il contributo che può dare la gente, un peccato non avere i nostri tifosi accanto. Ci abbiamo provato a portarli allo stadio, ma la risposta non è stata molto positiva: eravamo circa 200, ma c’è una legittima paura e un po’ di terrorismo psicologico in questo periodo.
Oggi ho parlato con capitan Miceli e anche lui mi ha confessato che la squadra sta ancora digerendo il pareggio con la Turris, che ha evidentemente lasciato l’amaro in bocca. I ragazzi si stanno conoscendo e sono sicuro che reagiranno da veri Lupi, come siamo abituati a vedere.
Promesse in vista di gennaio? Tutti chiedono un centrocampista, un regista, ma io non sicuro che questa squadra abbia bisogno di rinforzi. Vi assicuro che De Francesco dimostrerà tutto il suo valore, mister Braglia punta molto su di lui. Poi, non dimentichiamoci chi ha giocato meno finora: da Marco Silvestri a Bruzzo, passando per Burgio, che ha bisogno di essere incentivato a migliorare.”
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