L’Avellino ha già messo a segno sei acquisti in questa sessione di mercato. Il sesto ed ultimo, in ordine cronologico, è stato il portiere del Como Simone Ghidotti, in arrivo in Irpinia a titolo temporaneo. Conosce sia lui che Giorgio Perinetti l’ex numero uno dei Lupi Raffaele Gragnaniello, intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per commentare la scelta della società biancoverde.
“La scelta di Ghidotti è dettata proprio dalla presenza di Pasquale Pane, – ha detto Gragnaniello – perché Pasquale è un profilo affidabile, che ha sposato la causa Avellino e ha lo stesso obiettivo della società, che è andare in B. È pronto ad affrontare un discorso di affiancamento ad un ragazzo di prospettiva, quindi è una scelta che condivido, vista la presenza di un profilo come Pane, conoscendolo dal punto di vista tecnico ed umano. Condivido questa scelta, perché l’Avellino ha preso un ragazzo di 23 anni, giovane ma già con esperienza in Serie C. Potrebbe risolvere un po’ di cose anche in prospettiva, in ottica futura.
Le caratteristiche di Ghidotti? Sono fiducioso perché ha dimostrato di saper parare, questo è ciò che conta. Ha dimostrato di parare in Serie B e non è semplice farlo in un campionato che vanta tanti profili importanti adesso. L’aspetto ambientale? Non è come tanti anni fa, anche gli ambienti si sono livellati. Se ha fatto una scelta del genere, Ghidotti è consapevole della pressione a cui va incontro ed è stimolato da tutto questo.
Il lavoro di Perinetti? È un pragmatico, sa bene che non può perdere tempo. Non gli piace perdere tempo e vuole consegnare al proprio allenatore almeno il telaio della squadra che affronterà il campionato, quindi almeno il 70-80% dell’organico. È il suo modo di lavorare, al di là della volontà di oscurare quanto successo la scorsa stagione. Ci sono tante squadre che sono un po’ in ritardo e Perinetti sta cercando di accelerare sotto tanti punti di vista.
L’Avellino che verrà? Al momento, l’idea è quella di fare un campionato importante. Ci sono da analizzare e da piazzare gli esuberi, per non creare problemi nella fase di pre-campionato. È stato il problema dell’anno scorso, quindi bisogna essere bravi a non creare confusione e a non ripetere gli errori dello scorso anno. Durante la preparazione si costruisce e si compatta il gruppo, quindi è importante avere chiarezza e unità di intenti, perché la fase pre-campionato è fondamentale. L’anno scorso, creare una confusione in ritiro non ha giovato.
Cosa serve per vincere? I giocatori, sicuramente, ci vogliono. Io ero un inesperto e mi sono trovato in uno spogliatoio che conosceva questo campionato come le proprie tasche. Compagni che poi sono rimasti amici, perché ci sentiamo tuttora. In un girone come quello meridionale, è importante partire bene e non sbagliare la fase iniziale, perché in piazze come Avellino il tifoso ti spinge e se vai bene ti trascina.”
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