Città di Avellino in lutto per la scomparsa del Cavaliere Emilio De Feo. Alla soglia dei 90 anni, dopo aver combattuto come un leone contro un brutto male, è morto uno dei Signori dello sport irpino.
Nato il 27 luglio 1929 nella frazione Picarelli di Avellino, Emilio De Feo entra subito a far parte del mondo dello sport, partecipando a gare di corsa campestre e a tornei di calcio, nei quali si mette in evidenza per impegno, atletismo e tecnica. Grazie alle sue indubbie qualità, durante il servizio di leva svolto nel 1950, viene selezionato dalla squadra militare di calcio del Quartier Generale “Folgore” di Treviso, prima di fare il suo esordio nel campionato di Promozione con la maglia del Santa Maria del Rovere di Treviso (stagione agonistica 1950/51).
Il 1953 è senza dubbio un anno importante per Emilio. Tornato in “terra natìa”, in una domenica di giugno, decide di fondare la società sportiva Virtus Picarelli, per poi diventarne responsabile tecnico e orgoglioso rappresentante. Nel ventennio seguente, De Feo prende parte a diversi tornei sportivi organizzati da CSI e FIGC ad Avellino e provincia, specializzandosi anche nel tennis tavolo e vincendo più di un campionato provinciale.
Viene eletto per ben quattro volte consigliere provinciale del CSI, oltre che nelle commissioni di calcio, atletica leggera e pallavolo, prima di essere premiato dalla direzione nazionale dell’Acsi con la carica di delegato provinciale e responsabile dello stesso Ente nella provincia di Avellino. Poi, diventerà e rimarrà presidente dell’Acsi dal 1978 al 1888, rispettando due mandati.
Il 1980 segna inevitabilmente la vita di Emilio e di tutto il popolo irpino. All’indomani del terremoto del 23 novembre, De Feo mette nuovamente a disposizione dei suoi concittadini l’impegno e la passione per lo sport profusi nel corso degli anni precedenti. In collaborazione con il comitato regionale di Napoli e il suo manipolo di amici, gira l’Irpinia a bordo di un furgone per portare aiuti e beni primari alle persone colpite in maniera sensibile dal terremoto. L’amore per il suo territorio e il suo concreto impegno spingono l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a proporgli la nomina a Cavaliere della Repubblica, formalizzata il 2 giugno 1990.
Nel frattempo, nel 1987-88, conduce al successo una squadra femminile di basket, contribuendo alla crescita umana e sportiva di tantissime ragazze. La cessione della società al gruppo Abate è l’ennesimo di una lunga serie di gesti tesi a non far morire realtà di tale portata, figlie di sacrifici (economici e non), passione e costante impegno.
Dopo aver ricoperto incarichi anche nel mondo della pallacanestro, viene insignito dall’Acsi della prestigiosa “Freccia d’Oro“, riconoscimento assegnato ai migliori presidenti provinciali del decennio compreso tra il 1980 e il 1990. Tra le più importanti manifestazioni organizzate in questo arco temporale, va inserita sicuramente la “Giornata irpina dello sport“, durante la quale si affrontarono tantissimi atleti provenienti da tutte le circoscrizioni di Avellino e provincia.
Nel 1991 viene rieletto presidente provinciale dell’Acsi di Avellino e vicepresidente regionale del medesimo ente, mentre nel 1995 accetta di diventare fiduciario e promotore nella provincia di Avellino del badminton (il gioco del volano) e nel 1996 viene nominato dalla Regione Campania membro della consulta regionale, in virtù della sua esperienza e della sua competenza in tutte le discipline sportive.
Nel quadriennio 1996-2000, il Cavalier De Feo viene eletto vicepresidente del Comitato provinciale di Avellino dalle società di pallacanestro irpine, che non fanno altro che confermare l’impegno profuso da Emilio al fianco dei giovani. Tra un riconoscimento e l’altro, l’11 ottobre 2006 il Presidente del Coni Nazionale decide di consegnargli la stella al merito sportivo.
Nel luglio 2008 fonda anche un’associazione denominata “Avellino città di basket” in collaborazione con Ottopagine, mentre nel 2010 riceve un ultimo premio in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’Acsi.
Ieri, 15 giugno 2019, si è spento tra le braccia e l’affetto dei suoi familiari, lasciando un’eredità enorme a tutto il movimento sportivo italiano, oltre che irpino. Avellino non dimenticherà mai l’impegno, la passione e la dedizione al lavoro del Cavaliere Emilio De Feo, un vero Signore dello sport.
La redazione di Avellino YSport si unisce alle condoglianze alla famiglia tutta. Ciao Emilio.
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