AVELLINO CALCIO – Intercettato dalle frequenze di Radio Punto Nuovo, il Direttore Bruno Iovino, oggi responsabile del Napoli femminile, ha fatto chiarezza sul regolamento previsto dalla Lega Pro e su cosa rischia l’U.S. Avellino 1912, nel caso in cui la Procura Federale verificasse un mancato rispetto della “disputa a porte chiuse” della gara della 35a giornata.
Al centro del dibattito, il numero di presenti registrato in Tribuna Montevergine, che ai media e ai tifosi baresi è apparso superiore a quanto stabilito dalla normativa vigente in era Covid: “Cosa rischia l’Avellino? Bisogna entrare nel merito delle normative. I protocolli federali della Lega Pro parlano di un massimo di 255 presenze allo stadio, che vanno poi suddivise tra 45 unità del gruppo squadra ospite, 120-130 il gruppo squadra locale, poi 30 giornalisti, 10 tecnici, 10 fotografi, 6 raccattapalle. Questo è quanto, con la consegna di nominativi ai responsabili della procura federale.
Per capire se l’Avellino abbia fatto entrare più di 255 persone – ha aggiunto Iovino – verrà esaminato il tutto, ora ci sono filmati, telecamere di sorveglianza e altro. Rischio concreto? Intanto bisogna capire la gravità del provvedimento. Perché se parliamo di 5-10, ma anche 20 persone in più, è un discorso, se pariamo di 200-300 persone a quel punto la Procura Federale aveva anche il potere di far sospendere la gara e far allontanare le persone non presenti nell’elenco. Se si tratta di appena 5-10 persone in più, allora rischia al massimo il deferimento, che ci può stare, e una ammenda alla società, una diffida e qualche responsabilità che verrà additata agli addetti che hanno firmato il foglio dei nominativi senza controllare. Ma nulla di grave. Ma parlare di violazioni anti-Covid mi pare troppo esagerato.
Il perché del polverone post gara? La risposta è molto semplice. I polveroni vengono alzati quando il risultato di chi ha subito queste cose è negativo. Faccio un esempio, se il Bari avesse vinto sabato, non avremmo visto di certo queste foto o video sui social e non avremmo visto i tifosi ma anche giornalisti attaccarsi a questi episodi puerili. O 100 persone in più, o 300 persone in più, a chi interessava? A società come queste dico una cosa: pensassero a conquistare i punti sul campo e non appellarsi a queste cose. Perché in uno stadio dove entrano 20.000 persone, andare a vedere se ci sono 15-20 persone in più diventa ridicolo. Quindi di cosa parliamo. È chiaro, però, che le norme vanno rispettate.
La Procura Federale ha preso tempo, tutto deve essere acquisito agli atti. Che ci sia una indagine in corso è anche giusto. Se l’Avellino ha sbagliato è giusto che paghi. Ma ripeto, non vedo problemi per nessuno. Purtroppo come sapete le partite sono a porte chiuse, i protocolli sono molto severi, i professionisti che vanno allo stadio devono avere i tesserini professionali e la responsabilità di chi entra allo stadio è della società. Ma ripeto, più di una ammenda, più di qualche deferimento, non ci sarà nulla.”
Va altresì precisato che il Bari Calcio non ha presentato nessun esposto presso la Procura Federale, considerandosi estraneo ai fatti in questione.
Leggi anche:
Avellino multato dopo la partita con il Bari: le decisioni del giudice sportivo
Avellino Calcio, Laezza: “Il recupero dopo l’infortunio e il mio grazie ai tifosi” (Video)
Tifosi al Partenio in Avellino-Bari, Ciccio Graziani: “Si prendano provvedimenti”