Nicola Circelli, uno dei componenti della cordata di Aniello Martone, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, facendo chiarezza sulla trattativa attualmente in corso con la Sidigas per l’acquisizione dell’Avellino Calcio.
Le dichiarazioni di Nicola Circelli a Radio Punto Nuovo
“Dobbiamo ancora avere conferma, – ha dichiarato Circelli – aspettiamo delle risposte entro il 19 ma questo si sapeva già. Noi abbiamo fatto una proposta e speriamo che venga accolta, i presupposti ci sono ma aspettiamo una conferma. Siamo pronti a partire, non siamo impreparati dal punto di vista calcistico, abbiamo già un progetto di lunga durata, se possiamo e riusciamo veniamo a fare calcio in una piazza che merita.
Sarò con Luigi Izzo, – ha aggiunto – una piazza così ha un blasone che fa gola a tanti, si può fare calcio, sta cambiando il mondo del calcio, prima poteva essere uno sport dove solo chi aveva grosse somme di denaro poteva costruire il suo giocattolo. Oggi sono diventati fondi di investimento, ci sono banche anche estere che investono nel calcio perché se le piazze meritano, hanno blasone e strutture c’è la possibilità di fare azienda. Gli interessi sono a 360 gradi, spinti sempre dalla passione è chiaro. Non siamo persone che si improvvisano, ognuno di noi ha delle aziende alle spalle, abbiamo soldi da investire altrimenti non ci butteremmo in un’avventura del genere, veniamo da precedenti in cui abbiamo capito come funziona il calcio. Ogni piazza vorrebbe lo sceicco arabo ma bisogna anche capire che lo sceicco di turno prende solo alcune piazze, sicuramente non prende una squadra di terza serie.
Il Tribunale ha dato un valore alla società, ha valutato che abbiamo la forza di acquistarlo, ci ha considerato solidi, i tifosi non devono preoccuparsi. Se uno poi si lascia prendere dall’entusiasmo e vuole prendere Ronaldo, sto facendo una battuta, ci si fa male, ma questo non è il nostro caso perché sappiamo cosa e come vogliamo farlo. I nostri avvocati stanno parlando con Sidigas e aspettiamo la loro decisione. Izzo dovrebbe essere presidente perché siamo imprenditori alla pari con le stesse quote, non c’è velleità di mostrarsi e apparire. Luigi Izzo – ha proseguito l’ex patron del Campobasso Calcio – è un giovane imprenditore di una famiglia importante e sarebbe giusto far partire lui come presidente. Ma non esisterà il padre padrone ma un gruppo di persone. Io sono solo un investitore, non penso a cariche particolari, mi interessa far parte del gruppo di lavoro, la passione ci accomuna e tutti possiamo dare un contributo.
Nicola Di Matteo è coinvolto in questa cordata, – ha svelato Circelli – faceva parte di una precedente cordata di Martone e ci sarà anche lui. Mi auguro che potremo presto fissare una conferenza stampa in cui potremo annunciare la nuova proprietà e che saremo presenti, perché ad Avellino serve una proprietà presente.
C’è un’ottima squadra, un buon allenatore, un ottimo direttore sportivo, manca solo la presenza di una proprietà che dia sicurezza a tutto l’ambiente. Allenatore e DS non cambiano, non vogliamo rivoluzionare niente, è come acquistare un’azienda e pensare di mandare via tutti, invece noi vogliamo prenderla così com’è e capire da dentro come funzionano le varie cose. Queste le idee, speriamo si possano realizzare”.
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