Calciomercato Avellino, il ds Aiello: “Tutino difficile, Bellich abbandonato. Priorità al difensore e alle uscite”

A margine dell’allenamento congiunto con la Primavera di Gigi Molino, il ds Mario Aiello ha tracciato un primo bilancio del mercato estivo dei Lupi, proiettandosi alla Serie B che verrà e ai prossimi movimenti che vedranno protagonista l’Avellino da qui al prossimo primo settembre. Tante uscite da formalizzare e un paio di colpi in canna per il mese di agosto.

Tutte le dichiarazioni del ds Mario Aiello

Queste le parole del ds Mario Aiello a Montella: “Stiamo completando il nostro percorso di ritiro. Siamo soddisfatti di come sta andando e di com’è andata l’amichevole con la Primavera, appuntamento a cui tenevamo sia per mettere minuti nelle gambe sia perché comunque la nostra società ragiona come un corpo unico anche col settore giovanile, quindi anche per vedere qualche nuovo ragazzo. Siamo contenti, adesso completeremo il percorso con il Picerno e si chiuderà insomma questo lungo ritiro e saremo poi pronti per il primo impegno ufficiale. Le tempistiche delle uscite? Conseguenza logica, nel senso che in entrata, avendo ottenuto la promozione diciamo in tempi abbastanza lontani, ci siamo mossi già da maggio per il mercato in entrata e chiaramente i primi di luglio siamo riusciti a raccogliere i frutti di un lavoro lungo due mesi e siamo riusciti piano piano, ma anche con una certa rapidità, a completare quasi tutto l’organico. Penso che siamo al 90% della rosa.

Le cessioni? Il discorso delle uscite, come tempistiche, siamo partiti un pochino più tardi ma non per volere nostro ma perché semplicemente gli altri campionati erano ancora in piedi. Molte società hanno deciso tardi di chiudere la parte dell’area tecnica, intesa come allenatore e direttore, e quindi i primi colloqui veri sono avvenuti proprio i primi di luglio, quindi è un fatto fisiologico che ci voleva un pochino più tempo. Noi, per adesso, abbiamo fatto sette uscite, che sono quattro giocatori over e tre giovani che abbiamo valorizzato in Serie C e per noi hanno un valore importante, perché comunque il nostro percorso come Avellino Calcio è a 360°. Va anche attraverso la valorizzazione di questi ragazzi, dobbiamo piazzarne altri 9-10, però all’80-90% ci sono tante trattative veramente avanzate. Alcuni intoppi nascono dal fatto che l’aspettativa di alcuni di loro è un’aspettativa di richiesta un pochino più alta che fosse Serie B o C che prova a vincere un campionato. Non sono arrivate per alcuni di loro questo tipo di richieste ma sono arrivate richieste da società di livello medio e quindi loro prima di accettare stanno cercando l’opportunità, però posso dire che ci sentiamo tranquilli sotto questo aspetto. Faremo tutto quello che dobbiamo fare.

Ultimi innesti? Come organico, a nostro avviso, per quelli che erano gli obiettivi che ci eravamo prefissi sostanzialmente ci manca un difensore centrale e questo è l’unico tipo di giocatore sul quale abbiamo la priorità per completare. Palacios dell’Inter? È un giocatore che ci piace, così come ci piacciono altri giocatori, ne sono usciti tanti di nomi. Dagli over a giocatori under, anche in questo caso nell’andare a fare la scelta finale non baderemo al discorso dell’età ma al discorso della potenziale qualità del giocatore, quindi non abbiamo fretta perché in questo momento siamo concentrati soprattutto sul discorso delle uscite. Vogliamo intervenire con qualche giocatore che sia particolarmente bravo. Siccome siamo tranquilli in questo momento, abbiamo comunque quattro difensori che ci consentono di lavorare con le coppie, anche se magari c’è stato qualche infortunio proprio nello stesso reparto quindi in questa fase abbiamo sofferto un pochino, riteniamo di poter avere tutti i tempi giusti.

Sogno Tutino? Il discorso dell’attaccante in realtà è un discorso in più diciamo, lo volevamo eventualmente fare perché secondo noi dal punto di vista dell’organico, nella parte offensiva, siamo abbastanza completi perché noi abbiamo tre trequartisti e cinque attaccanti. È chiaro che una volta che abbiamo risistemato anche con le uscite l’organico, potremmo ragionare su un discorso di un giocatore offensivo che abbia delle caratteristiche diverse da attaccanti che abbiamo. Noi abbiamo dato priorità ad attaccanti di caratteristica strutturata, perché al mister piace riempire l’area ed ecco perché siamo andati su quei giocatori, però per completare potrebbe servire qualcuno che attacca la profondità. Tutino ha quelle caratteristiche, ma è una trattativa molto difficile da fare, infatti siamo anche su altri profili con quelle caratteristiche, perché comunque è un giocatore che guadagna tanto, quindi potrebbe essere una cosa che non intendiamo fare.

A che punto siamo? Gli obiettivi partivano innanzitutto dal gruppo centrale che avevamo, che ci portavamo dalla scorsa stagione, e anche la prestazione con la Lazio è stata una buona prestazione. Non parlo del risultato chiaramente. Secondo noi, grosso merito sta nel fatto che abbiamo fatto la scelta di dare continuità al grosso del gruppo, quindi questa cosa qui ci consentiva di avere dei giocatori che in campo già sapevano più o meno quello che dovevano fare, perché comunque bene o male l’idea di gioco è quella, ovviamente verranno apportate delle ulteriori novità da un punto di vista di movimenti e quant’altro, però la base del discorso è quella e quindi la squadra sembrava già una squadra che giocava da tempo insieme, per cui siamo contenti sotto questo profilo.

Avevamo come obiettivo quello di ringiovanire la rosa e attualmente nel nostro mercato abbiamo fatto 11 ingressi, di cui 7-8 giocatori under più tre o quattro sono stati dei giocatori esperti che conoscevano la categoria. Avevamo come obiettivo di guardare il dettaglio di ogni trattativa che facevamo, nel senso che sui giovani ci eravamo imposti come obiettivo quello di avere la possibilità di averli di proprietà o quantomeno avere la possibilità di renderli di proprietà. Ci siamo riusciti nel 90% dei casi, solo con Kumi non siamo riusciti a fare l’operazione in questo senso, però un 2004 italiano ci porta dei vantaggi in altre cose o oltre a quello che può essere magari ci auguriamo un rendimento in campo.

Con quelli un po’ più anziani, over nel pieno della maturità, siamo stati attenti a non fare discorsi troppo lunghi dal punto di vista contrattuale, nel senso che tutti hanno i due anni poi l’eventuale terzo anno si va ad aggiungere qualora questi giocatori anche l’anno prossimo fanno delle presenze che ci consentono di pensare che possono essere utili anche fra tre anni. Quindi, diciamo che c’è stata un’attenzione un po’ su tutto gli obiettivi. Sono stati quasi tutti raggiunti, quindi dobbiamo solo lavorare in campo ed augurarci di andare verso quello che è l’obiettivo del consolidamento della categoria, perché siamo una neopromossa ed è giusto che noi voliamo basso, abbiamo i piedi per terra. Ci dobbiamo tra virgolette divertire, ovvio se arriva qualcosa in più, l’accettiamo ben volentieri.

Tutino molto lontano? Lo stiamo guardando, ma non è una priorità, oggi concentrati sul discusso delle uscite e pensiamo che lì davanti abbiamo un organico completo. Poi ripeto, se dovesse nascere un’opportunità con quelle caratteristiche, non parlo di Tutino ma parlo di caratteristiche di attacco della profondità quindi può essere qualsiasi altro giocatore. È chiaro che la società si farà trovare pronta.

Bellich pista ancora aperta? Per Bellich la Juve Stabia non aveva intenzione di farlo uscire oppure lo voleva far uscire a delle condizioni che a noi non piacevano, per cui è una pista che in realtà abbiamo abbandonato“.

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