AVELLINO CALCIO – Il pareggio di ieri sera con il Campobasso ha lasciato in dote luci ed ombre dell’attuale Avellino. Ancora poche certezze dal punto di vista tattico, in attesa di comprendere le reali caratteristiche dei nuovi arrivati e di conoscere l’ultimo colpo di mercato del DS Salvatore Di Somma. Mister Braglia, dal canto suo, ha bisogno di fare ordine, in campo e nella sua testa.
“Non sono in confusione, per niente”, aveva dichiarato il tecnico toscano alla vigilia dell’esordio in campionato, ma alcune scelte hanno evidentemente spiazzato tifosi e addetti ai lavori. Parlare con il senno del poi è facile, troppo facile, ma il tempo è poco ed è necessario ottimizzare le risorse quanto prima.
Cosa manca a questo Avellino? Per molti un bomber, ma la fiducia in Vincenzo Plescia non manca, senza dimenticare l’esperienza e lo spessore di Riccardo Maniero. L’ex Pescara rappresenta un’incognita, ancor più dell’attaccante siciliano. Kanouté, invece, è già l’acquisto migliore della sessione estiva di mercato, almeno per il momento. Il classe ’93 ha dimostrato quanto possa essere letale la sua velocità e la sua imprevedibilità a ridosso dell’area avversaria, confermando nell’arco dei 90 minuti di poter interpretare più ruoli nel reparto avanzato.
La mediana? D’Angelo e Mastalli non possono giocare a due, le loro caratteristiche non lo consentono. Sono più propensi a fare altro, per stessa ammissione dell’allenatore dei Lupi (con particolare riferimento alla prestazione di Mastalli, ndr). Essere dipendenti da Aloi può andar bene, ma fino a che punto? Trovare delle valide alternative è una necessità, ma anche un obbligo.
“Mi aspetto soltanto un’alternativa di livello a Micovschi e Kanouté”, parola di Braglia a meno di 48 ore dalla chiusura del calciomercato. È l’ultimo tassello di un puzzle che si avvia verso la sua composizione, salvo inattese cessioni dell’ultima ora che potrebbe scompaginare le “previsioni” della dirigenza irpina. In entrata, uno dei profili sondati concretamente dai vertici societari biancoverdi è senza dubbio lo svincolato Marco Firenze, ma non è escluso che possa arrivare un acquisto a sorpresa nei pressi del “gong”.
Tra oggi e domani, intanto, toccherà ad Antonio Messina salutare i compagni, per poi firmare con l’AZ Picerno fino al giugno 2022.
Nonostante il 3-4-2-1 visto ieri, il proverbiale “albero di Natale” resta il modulo prescelto dal trainer di Grosseto, che ora dovrà recuperare sotto il profilo atletico i potenziali titolari: da Micovschi e Plescia ad un veterano come Scognamiglio, tutti calciatori in grado di fare la differenza in questa categoria, se al top della condizione psico-fisica.
Il tandem Di Somma-Giovanni D’Agostino volerà a Milano il 31 agosto per cercare l’occasione giusta e piazzare il colpo da 90 che aspettano i tifosi, pronti ad abbonarsi e a riempire immediatamente il 25% della capienza dello “Stadio Partenio-Lombardi”. Alla squadra il compito di lavorare alacremente sul campo per migliorare e crescere, in linea con gli obiettivi stagionali. La piazza vuole e merita la Serie B.
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