Piero Braglia si è presentato alla piazza di Avellino. Toni pacati e niente voli pindarici, ma tanta esperienza già dimostrata dalle prime parole e obiettivi ben chiari. I lupi puntano a un campionato di alta classifica. In attesa di scoprire le avversarie del prossimo Girone C, con il Bari impegnato nelle Final Four dei playoff e il Palermo che arriverà dalla Serie D, la squadra biancoverde si candida ad essere una delle protagoniste. Primi accenni sulla costruzione della rosa per la stagione 2020-21.
Quale modulo utilizzerà Braglia?
Ha escluso categoricamente 3-5-2 e 4-3-1-2, ammettendo di voler puntare sul modulo del suo secondo anno a Castellammare. Quella Juve Stabia trovò le sue fortune con il 4-4-2, sistema di gioco utilizzato dopo le prime uscite deludenti in Serie B giocate con il 3-4-3. Nelle vespe che conquistarono un ottimo nono posto in cadetteria c’erano giocatori che hanno poi calcato i campi della Serie A. Una squadra ordinata, che puntava su terzini bravi in entrambe le fasi, una coppia di centrocampisti duttili ma complementari (regista più mediano), due esterni alti, una seconda punta ad accompagnare un bomber di razza.
Era la Juve Stabia di Antonio Zito, Matteo Scozzarella e Fabio Caserta, della stella Marco Sau (21 gol stagionali) in coppia con una vecchia conoscenza biancoverde, Tomas Danilevicius. Braglia poteva contare anche su Jerry Mbakogu. Nomi mica da poco. E saranno proprio i nomi che arriveranno dal mercato a dover fare la differenza in questo Avellino. Sarà una rosa composta da 22-23 calciatori, un perfetto gioco delle coppie per non far sentire nessuno sicuro del posto.
La formazione tipo della Juve Stabia 2011-2012 (4-4-2): Colombi (Seculin); Baldanzeddu, Scognamiglio (Maury), Dicuonzo, Molinari; Erpen, Mezavilla (Caserta), Scozzarella, Zito; Sau, Danilevicius (Mbakogu).
Le possibili conferme dell’Avellino Calcio per il 2020-21
“La rosa sarà rivoluzionata, confermeremo 2-3 elementi che saranno contattati dalla società”
Ed è partito il toto-nomi sulle possibili conferme. Tutti i calciatori attualmente in rosa hanno contratti in scadenza il 31 agosto 2020, per buona parte possono già considerarsi degli ex. Da valutare le situazioni di Daniele Ferretti, contratto in scadenza nel 2021 e Thomas Federico, che può contare su un altro anno di prestito.
I nomi più caldi sono quelli di Fabiano Parisi e Alessandro Di Paolantonio. Senza ombra di dubbio i migliori calciatori su cui i lupi possono contare. Trattenere Parisi non sarà facile. Il giovane talento serinese ha richieste in Serie A e Serie B (Empoli e Parma si sono già fatte avanti). La sua cessione potrebbe valere un piccolo tesoretto dal quale ripartire per costruire la rosa. Una soluzione interessante potrebbe essere la cessione ad un club che possa lasciarlo in prestito per un anno ad Avellino.
Il faro del centrocampo biancoverde della passata stagione, Di Paolantonio, ha ringraziato la piazza con un post su Instagram e tutti hanno pensato a un suo addio. Non è escluso che la società possa contattarlo per tentare di porre con lui le basi per il nuovo corso nei prossimi giorni, magari con la fascia di capitano al braccio (Morero andrà via). Se dovessero arrivare offerte da categorie superiori, però, sarà complicato trattenerlo.
In odore di conferma due calciatori che Piero Braglia ha già allenato in passato: Vedran Celjak e Diego Albadoro. Il croato è stato allenato dal tecnico di Grosseto dal 2015 al 2018 ad Alessandria, con i grigi che sfiorarono la promozione in Serie B. L’attaccante fu protagonista della cavalcata in Serie B della Juve Stabia del 2010-11 con 8 gol in 27 presenze. Potrebbe giocarsi le sue carte per la riconferma anche il difensore Giuliano Laezza.
Staremo a vedere. Da oggi è partito il lavoro del direttore sportivo Salvatore Di Somma. La piazza è entusiasta. Nelle prossime settimane sarà costruito l’Avellino che verrà.
Leggi anche:
Braglia Nuovo Allenatore Avellino Calcio: la conferenza stampa di presentazione (Video)
Piero Braglia nuovo allenatore dell’Avellino Calcio: è Ufficiale