SERIE B – Il Benevento di mister Agostinelli è ormai ad un passo dalla retrocessione in Lega Pro. Dopo la sconfitta odierna contro il Cittadella, tra le mura dello “Stadio Tombolato”, i sanniti hanno più di un piede e mezzo in Serie C, essendo ancora a -6 dalla zona playout a due giornate dal termine della regular season. Domani, tra l’altro, un pareggio del Brescia a Parma condannerebbe gli Stregoni anche aritmeticamente.
Nel post gara di Cittadella-Benevento, il Presidente del Benevento Oreste Vigorito non ha nascosto tutta la sua amarezza per un’annata disastrosa e per l’imminente retrocessione in terza serie: “Il sottoscritto alza bandiera bianca solo oggi, dopo 17 anni – ha dichiarato ai microfoni di OttoChannel -. Devo accettare, purtroppo, che non siamo riusciti a fare ciò che volevamo. Il primo pensiero va alla tifoseria giallorossa, che in un anno ha visto svanire 17 anni di sacrifici che ha condiviso con me. Mi fa pensare al fatto che ho tolto il sorriso a qualcuno e anche a me stesso. 17 anni non dovevano essere sciupati in dodici mesi.
Le analisi non si fanno a caldo, ma si fanno per non ripetere gli errori – ha aggiunto il patron dei sanniti -. È stato un anno difficile per gli errori di tutti e per l’imponderabile del calcio. Dissi di non ammainare le bandiere, ma all’epoca c’era la voglia di raggiungere un traguardo che tutta la città voleva e che sono riuscito a regalare a questa gente. I ricordi restano, ma a volte svaniscono. Mi auguro che tutti facciano un’analisi del proprio lavoro, così come la faccio io, che sono il presidente di questa società e il primo responsabile per questa stagione. Io non gioco, ma sono io che li mando in campo, quindi sono responsabile come tutti.
Futuro? Non è il momento di parlare di come e quando continuare, oggi è il momento di stringere le bandiere e conservarle. Ora proviamo a stare insieme anche nel dolore”, ha concluso Vigorito.
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