Una sconfitta tanto amara quanto meritata per l’Avellino, che non è mai riuscito a mettere realmente in difficoltà la retroguardia della Virtus Francavilla, uscita vittoriosa dal Partenio-Lombardi grazie alla rete di Perez. Nel post partita, il tecnico dei Lupi, Giovanni Ignoffo, ha analizzato in conferenza stampa lo 0-1 maturato nel turno infrasettimanale di Serie C.
Le dichiarazioni di Ignoffo nel post partita di Avellino-Virtus Francavilla 0-1
“Più che un Francavilla straripante, ho visto un Avellino che è stato costantemente nella metà campo avversaria. Quello che è mancato è la cattiveria negli ultimi metri, è il cinismo sotto porta. Andavamo ad affrontare una squadra che qualitativamente e numericamente qualcosina in più ce l’ha, ma nel primo tempo eravamo riusciti a reggere, per poi subire il gol sul primo corner loro.
Poi, subito il gol, diventa difficile, nonostante la mole di gioco creata. È mancata un po’ di cattiveria e un po’ di precisione in alcuni frangenti. Ripeto, io non ho visto un Francavilla straripante.
Sterilità offensiva? Sono coerente con ciò che ho detto in passato. Cercherò di fare il massimo con la squadra che ho a disposizione, ma è chiaro che tutti gli allenatori vorrebbero avere gli attaccanti migliori della categoria. Infatti, le squadre con i migliori attaccanti sono sempre in testa alla classifica. Purtroppo, quando vai sotto, è più difficile, perché ti pesa il fatto di dover rimontare.
Paradossalmente, sono più rammaricato per la sconfitta col Bisceglie che per quella di oggi. Non sono deluso dalla prestazione dei ragazzi, perché posso rimproverargli soltanto una mancanza di cattiveria in zona gol. Ricordiamoci, comunque, che abbiamo una squadra abbastanza giovane, quindi devi cercare il momento giusto per intervenire mentalmente e fisicamente. Dobbiamo avere l’equilibrio giusto, sapendo che il nostro obiettivo è una salvezza tranquilla.
Modulo con due punte? Siamo stati con quattro attaccanti anche domenica, ma il risultato è stato lo stesso. Zero gol. Le tre sconfitte su quattro in casa? Oggi e domenica è mancato solo il risultato, non la prestazione. Quella con il Catania quasi non la considero, perché è stata una gara a sé. Non è facile cambiare l’assetto di una squadra che ha lavorato per due mesi in una maniera e passare in due giorni al 4-4-2.
Sinceramente, avevo anche pensato di cambiare qualcosina a livello tattico, ma c’era troppo poco tempo tra domenica e mercoledì. Infatti, ci siamo riservati questa soluzione a partita in corso. Vediamo se sarà possibile provare un sistema del genere nelle prossime settimane, in casa o in trasferta, per capire come reagirà la squadra. Alla fine, anche oggi, abbiamo giocato con due punte come Alfageme e Micovschi accanto ad Albadoro. Luis lo considero un giocatore della rosa come tutti gli altri, poi andrò ad analizzare se ha sbagliato o meno i suoi movimenti.
La prossima partita? Andiamo ad affrontare una Cavese che rappresenta un avversario alla portata almeno per struttura, quindi ce l’andiamo a giocare con tutte le intenzioni del caso. Speriamo di vincere e di portare a casa un risultato positivo.
La mano di Laezza? Credo sia un particolare che non c’entra molto in questo momento. Cos’ha Karic? Ha uno stiramento, sta recuperando”.
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