AVELLINO-MONOPOLI – Giornata di vigilia per i Lupi di Massimo Rastelli, impegnati domani al “Partenio-Lombardi” contro il Monopoli per la prima partita casalinga del 2023. In conferenza stampa, nel giorno dell’ultimo saluto agli irpini Cesare Ventre e Roberto Bembo (che saranno ricordati in campo dall’Avellino, ndr), il tecnico biancoverde ha presentato così il match valevole per la 3a giornata del girone di ritorno di Serie C. Calcio d’inizio previsto per le ore 17.30.
Le dichiarazioni di Rastelli alla vigilia di Avellino-Monopoli
Queste le parole di mister Rastelli in vista di Avellino-Monopoli: “Prima di presentare la gara, a nome di tutta la società facciamo le condoglianze alle famiglie di Cesare Ventre e Roberto Bembo, credo sia doveroso da parte nostra e domani giocheremo con la maglia nera. Domani sarà una gara difficile, contro una squadra pimpante, come lo sono tutte. Dobbiamo fare una prestazione importante, cercando di fare meglio di Agropoli sotto alcuni aspetti. Serve una partita con più brillantezza, con più lucidità negli ultimi 16 metri, perché nessuna partita è facile, così come è stato contro la Gelbison e così come sarà domani col Monopoli. Ad Agropoli eravamo meno brillanti dell’avversario e anche i cambi, meno incisivi del solito, hanno confermato questo aspetto.
Di Gaudio? Ha fatto 90 minuti ad Agropoli e penso che non li facesse da mesi, li ha smaltiti bene ed è pronto per giocare eventualmente. Domani vedrete anche in base a chi sceglierò, chiaramente deciderò anche guardando l’avversario
Mercato? Noi abbiamo bisogno di una punta centrale, ormai è chiaro e lo abbiamo detto in più occasioni. Marconi é ed era un nostro obiettivo in questa sessione di mercato, perché è da mesi che studiamo un ventaglio di profili insieme al direttore e vogliamo portare ad Avellino giocatori che alzino il tasso tecnico del nostro organico. Bisogna individuare il profilo, trovare un calciatore che accetti di venire ad Avellino e un club di appartenenza che dia il via libera per la cessione. Mancano ancora 15 giorni alla chiusura del mercato e c’è piena sintonia con il direttore e con la proprietà, la tempistica non è un problema perché vogliamo portare giocatori importanti qui, perché non vogliamo prendere tanto per prendere, altrimenti qui starebbero già 10 nuovi acquisti.
La difesa? Moretti e Auriletto hanno avuto modo di giocare con più continuità anche a causa di infortuni e squalifiche, poi hanno meritato di continuare a giocare. Nel recuperare Aya e Illanes, se mi dimostrano che recuperano al 100% e che ci tengono alla causa, mi metteranno in difficoltà nelle scelte. Aya ha fatto un’ottima gara contro il Pescara e una partita più che sufficiente contro la Gelbison secondo me.
Trotta? Nel 4-3-3 io lo vedo lì a destra, in quella posizione, ma non è assolutamente un problema di ruolo. Tatticamente è bravissimo, alterna prestazioni buone a meno buone, ma credo lo aiuti tantissimo giocare in quella posizione. Può darci tanto e lui lo sa, io ne sono convinto. I ragazzi, in generale, hanno fatto un buon lavoro e si stanno allenando benissimo, quindi sono sicuro che domani non ci saranno problemi sotto l’aspetto fisico. Anche lui sa di dovermi e di poter dimostrare di più, ma sta a lui dimostrarlo e dimostrarmelo.
Quando sono arrivato, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto di azzerare tutto, ripartendo con il lavoro e con la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante, se compatti e nella stessa direzione. Per sedermi qua ho avuto delle garanzie e mi fido del mio presidente, vogliamo portare ad Avellino i giocatori giusti e i giocatori che ci possano permettere di fare il salto di qualità.
400 panchine nel professionismo? É un bel traguardo, ho lavorato tanto e sono cresciuto molto nel corso di questi anni, imparando e cercando sempre di fare le scelte giuste, perché la vita ci pone sempre di fronte a delle scelte. É chiaramente una grande soddisfazione.
Problemi con il cambio di terreno di gioco? Facciamo sicuramente un po’ più di fatica sull’erba naturale, proprio per rimbalzo e per giocate, ecco perché prima di Messina ci alleneremo a Mercogliano sull’erba naturale e poi partiremo un giorno prima per la Sicilia, per fare la rifinitura su un campo in erba naturale e abituarci ulteriormente al terreno di gioco diverso.
Rizzo-Ricciardi? Vi fossilizzate su determinati prototipi, ma Agostino ha sempre fatto bene da quando sono qui io e ha commesso soltanto un errore contro il Giugliano, che purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo. Ricciardi stesso discorso, perché è giovane e può migliorare tanto sotto il profilo difensivo, perché non è che uno nasce quinto e muore quinto. É terzino, basta. Credo che anche Ricciardi, lavorando e sbagliando, possa diventare un altro Zappacosta, che era arrivato come esterno alto del 4-4-2 e nel giro di qualche mese ha imparato a difendere come sappiamo.”
Leggi anche:
Calciomercato Avellino: Sbraga all’Imolese e Murano al Picerno?