Al termine della prima partita di campionato, mister Massimo Rastelli ha analizzato così il risultato maturato nell’arco dei 90 minuti di Avellino-Latina. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei Lupi nel dopo gara.
Le dichiarazioni di Rastelli nel post partita di Avellino-Latina
Questa l’analisi di mister Rastelli nel post partita:
Post-gara Avellino-Latina, le parole di Massimo Rastelli
L’ESORDIO AMARO – «Le prime gare sono sempre difficili perché in un pre-campionato senza partite ufficiali dove abbiamo fatto qualche amichevole eravamo consapevoli di non essere al cento per cento. Il pericolo poteva essere quello di non mantenere le distanze e di allungarci. Presi dalla voglia di voler sbloccare la partita subito ci siamo allungati troppo. Abbiamo giocato più di pancia che di testa. Abbiamo permesso al Latina di creare delle difficoltà pur riuscendo ad intervenire e non concedere occasioni all’avversario. Pur con tanti errori abbiamo creato tre occasioni da gol. Avessimo sbloccato la gara avremmo gestito meglio quella foga».
IL SECONDO TEMPO – «Abbiamo avuto almeno sette occasioni per segnare. La palla non voleva entrare».
LA CORSIA SINISTRA – «Abbiamo giocato molto a destra come nell’amichevole di Barletta. Varela si allargava su quella fascia cercando la superiorità. Avendo foga e poca lucidità abbiamo giocato molto individualmente senza aggrapparci al lavoro settimanale. Le cose su cui abbiamo lavorato per un mese e mezzo non sono state messe in campo. Dovevamo arrivare negli ultimi sedici metri in maniera più compatta. Abbiamo sbagliato molti passaggi e gli avversari ci hanno messo in difficoltà».
QUANDO IL VERO AVELLINO? – «Ho detto ai ragazzi che sappiamo le difficoltà delle prime gare. Nonostante le difficoltà ho chiesto loro di cercare di fare sempre una prestazione positiva e risultato. Oggi non l’abbiamo fatto anche a causa di mota sfortuna. Col passare delle giornate la condizione migliorerà. Porteremo a regime tutti i nuovi arrivati. Da lì in poi avremo una rosa completa con un’omogeneità di forma fisica».
LA GAFFE DI GHIDOTTI – «Dovrei rivedere l’azione. Ha avuto un’esitazione. Ha letto che forse non sarebbe arrivato su quel pallone. Si è fermato e l’avversario è stato più bravo e con a nuca ha effettuato questo pallonetto».
LE DISTANZE TRA CENTROCAMPO E DIFESA – «La lucidità nel leggere alle situazioni va migliorata. Tutte le squadre cercano l’immediata riconquista. La troppa foga, pur essendo in ritardo, invece di aspettare l’avversario, ci ha spinto avanti permettendo all’avversario di superarci spostando la palla. Sono tutte cose che andranno migliorate col tempo».
RASTELLI GIÀ IN BILICO? – «Faccio l’allenatore e vivo alla giornata. L’ho sempre fatto. Non penso mai a domani. Vivo il mio lavoro come fosse l’ultimo dando il massimo. Avete visto gli allenamenti e cosa chiedo. Avete visto la qualità della squadra, poi ci sono gli avversari che cercano di metterci in difficoltà. Le pressioni di dover fare bene può essere anche controproducente. Personalmente devo lavorare per migliorare ciò che non ha funzionato. Non pensavo di vincere cinque a zero, così come non pensavo di avere nove azioni da reti e non segnare».
L’ASSENZA DI AMICHEVOLI CON SQUADRE DI C – «Abbiamo affrontato squadre di Serie D molto attrezzate dove avevamo tutto da perdere. L’aspetto mentale era fondamentale. La abbiamo affrontate come fosse una partita di campionato. Avevamo in programma un’amichevole col Sorrento che però doveva esordire il venerdì in campionato».
LA GARA DI MARCONI – «Non è stato preciso. Ha avuto una palla bellissima e un’attaccante come Marconi deve segnare».
L’ENTUSIASMO DELLA PIAZZA – «Sta a noi alimentarlo attraverso le prestazioni e i risultati. Se non arrivano è normale non avere tifosi contenti al seguito. Vedere quella curva piena è stato stupendo».
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