AVELLINO-AUDACE CERIGNOLA – Prima di guidare i suoi nella consueta rifinitura settimanale, mister Roberto Taurino é intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida tra Avellino e Audace Cerignola, protagoniste dell’8a giornata della Serie C 2022-23 (girone C). Qui di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei Lupi nella mattinata odierna.
Le dichiarazioni di Roberto Taurino alla vigilia di Avellino-Audace Cerignola
Queste le parole di mister Taurino in vista di Avellino-Cerignola: “Si viene da una sconfitta ed è normale che non è il massimo. È normale che ci portiamo dietro tanta rabbia, che ci deve essere utile per fare risultato domani. Lo scontro verità è già domani, ma lo è già domenica. Non è stato l’inizio che volevamo, ma ora sta a me e alla squadra dimostrare che non siamo da 7 punti in 7 partite. Bisogna andare in campo e dare qualcosa in più, senza troppi giri di parole.
Cambiamenti tattici? Abbiamo provato a mettere tutti gli attaccanti che avevamo, anche una formazione con 6 attaccanti, visto che la quantità di gol fatti è proporzionata al numero di attaccanti in campo (ironico, ndr). Così siete contenti tutti. Visto che chi non gioca è sempre il migliore in campo e viceversa. I numeri li vedo anch’io e la produzione offensiva è sicuramente bassissima, ma non penso si risolva mettendo dentro più attaccanti possibili. Ci sono squadre che giocano 4-3-3 e segnano valanghe di gol in tutto il mondo, qui non può essere dettato solo da un problema tattico. La polemica con il modulo c’entra poco, poi è ovvio che l’Avellino ha dei problemi a fare gol. I numeri dicono che siamo una squadra che subisce pochissimo, perché siamo dietro di un niente a Catanzaro e Crotone per occasioni concesse agli avversari. Il dato negativo, invece, è sicuramente quello dei gol fatti, perché produciamo davvero poco, nonostante avessimo migliorato la nostra statistica prima di Crotone. Dobbiamo avere una voglia diversa di fare gol, una voglia diversa di attaccare l’area, quindi speriamo di invertire il trend già da domani.
Mi fa arrabbiare la situazione in cui siamo perché sono convinto che questa squadra valga più di questi 7 punti. Al di là della sterilità offensiva evidente, mi fa arrabbiare che a volte non riesco a trasmettere alla squadra la mia indole, la cattiveria che avevo da calciatore. Mi fa arrabbiare che ci sciogliamo un po’ alla prima difficoltà o appena subiamo gol, perché anche a Crotone avevamo iniziato bene e stavamo tenendo benissimo il campo la prima mezzora. Abbiamo rubato 4-5 palloni che potevano essere sanguinosi per loro, ma non li abbiamo tramutati in occasioni concrete e su questo abbiamo lavorato in settimana.
Dall’Oglio e Illanes? Jacopo sta meglio e ha superato il suo problema, mentre Julian si sta allenando bene e non è certo un problema. Al momento, però, la coppia centrale sta facendo bene e non me la sono sentita finora di cambiare, perché i dati parlano per noi, per contrasti e duelli vinti, e i due che stanno giocando stanno facendo molto bene. Poi è chiaro che i risultati stanno condizionando un po’ il giudizio, ma siamo soddisfatti del rendimento del duo centrale.
Sicuramente, abbiamo dei momenti e delle piccole situazioni che ci destabilizzano troppo facilmente. Siamo troppo legati alla piccola difficoltà. A Crotone abbiamo vissuto due minuti di confusione dopo il gol su rigore, concedendo due occasioni importanti al Crotone nel giro di un minuto. Detto ciò, non voglio più sentir parlare di pressione, di piazza, perché qui si gioca a calcio. Anche nelle altre piazze c’è pressione, ma forse la affrontano meglio di noi. Ora sta a noi dimostrare di avere la personalità giusta per uscirne.
Il Cerignola? Vorrei dire che loro sono una neopromossa, che è una squadra di esordienti, ma non è così. Basta vedere la loro rosa, hanno allestito una formazione di categoria, anche con giocatori che hanno un trascorso importante. Al di là del valore dell’avversario, in questo momento dobbiamo concentrarci su noi stessi. Stamattina abbiamo da valutare un paio di acciaccati, ma ad oggi è determinante mettere in campo qualcosa che abbiamo visto a sprazzi in questa squadra. Adesso non c’è più differenza tra casa e trasferta, una squadra va e propone le proprie idee sia in casa sia fuori. Dobbiamo trovare continuità, trovare quel coraggio che abbiamo proposto solo a sprazzi, accompagnato da una rabbia che ci portiamo dai risultati negativi. Se ne esce sempre da squadra, non sarà mai un singolo a svoltare la stagione.
Gli acciaccati? Abbiamo Zanandrea che ha ancora questo problemino alla spalla dopo Crotone, si sta curando e lo valutiamo, mentre Murano ha sentito un fastidio l’altroieri, ma ieri stava già meglio. Vediamo nella rifinitura che risposte ci darà, proveremo a recuperarlo chiaramente.
Kanouté e Di Gaudio? Sono sensazioni di dolore dei calciatori più che infortuni veri e propri, perché gli esami strumentali non hanno evidenziato nulla né per Di Gaudio né per Kanouté. Totò era rientrato per il primo allenamento della settimana, ha fatto 20 minuti con la squadra, ma sente ancora fastidio e ancora questa sensazione vicino a questa vecchia cicatrice. La sente ancora un po’ dura e un po’ impastata, quindi preferisce non rischiare e non forzare. Si è provata anche una nuova terapia e vediamo come si evolve la situazione. Sicuramente non li avremo domani. Al momento non mi posso permettere di pensare agli assenti o di dare alibi a chi c’è, perché io devo pensare sempre a trovare il miglior undici possibile e ad uscire da questa situazione. Siamo concentrati su chi abbiamo a disposizione e sulla partita di domani, perché non dobbiamo sbagliare nello spirito e nell’atteggiamento.
Il 4-2-3-1? L’idea mi piace, però bisogna capire se possiamo sostenerlo. I nostri esterni offensivi sono tutti attaccanti, è tutta gente che ha sempre giocato davanti e anche lo stesso Russo a Crotone ha giocato spesso accanto a Trotta, accentrando la sua posizione. Dobbiamo sostenere meglio i nostri attaccanti, essere più precisi nell’ultimo passaggio, perché se sbagli il filtrante che ti manda in porta non vai da nessuna parte. Sono tante cose, se si pensa che basta inserire un altro attaccante centrale per fare gol, credo sia un ragionamento semplicistico. Ceccarelli può fare tranquillamente il trequarti, ce l’ha nelle sue caratteristiche, poi in settimana cerco delle risposte e devo dare anche delle certezze alla squadra. Non posso cambiare tanto per cambiare, solo per il gusto di cambiare. A Crotone lo abbiamo provato in corsa il 4-2-3-1, ma qualche ripartenza l’abbiamo presa perché non riuscivamo a sostenerlo del tutto, non avendolo fatto spesso. Il mio compito è quello di dare certezze e di dare una stabilità alla squadra.
Premesso che si può giocare con due riferimenti centrali, dipende sempre dal contesto in cui ti trovi: per caratteristiche Murano ha fatto spesso la seconda punta o l’esterno d’attacco, a Potenza per esempio, così come Russo può fare la seconda punta vicino ad un attaccante più strutturato fisicamente. Lo ha già fatto. Poi c’è il lavoro in settimana e fai delle valutazioni su ciò che vedi e sulle risposte che hai dai calciatori. Dico solo che la produzione offensiva non è direttamente proporzionale al numero di attaccanti presenti.”
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