AVELLINO-CATANZARO – A due giorni dal match in programma allo “Stadio Partenio-Lombardi” alle ore 15.00, mister Piero Braglia ha presentato Avellino-Catanzaro nella consueta conferenza stampa di presentazione. Qui di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dei Lupi.
Le dichiarazioni di Braglia in vista di Avellino-Catanzaro
“Calendario impegnativo? Le dobbiamo giocare tutte, se ce le fanno giocare. Io guardo partita per partita, domenica abbiamo il Catanzaro e alle altre gare non ci penso nemmeno.
L’arrivo di Riccardo Leoni? Il ragazzo è venuto qua, era a casa. Noi avevamo un problema e lo abbiamo risolto grazie a Riccardo. Abbiamo una titolarità che è Forte, poi c’è Pane, poi c’è Leoni. Poi che sia il primo, il secondo o il terzo lo deciderà il campo. Pane è un portiere di sicuro affidamento, giocherà lui. Non è che va massacrato per aver fatto una cavolata. Contro la Turris abbiamo sbagliato tutti.
Il rientro di Silvestri ed Errico? Luigi ha lavorato tutta la settimana con noi, non c’ha problemi. Errico sta facendo ora dei doppi allenamenti, viene comunque da un infortunio muscolare, non solo dal Covid. Dobbiamo andarci un attimino più cauti con lui, perché potrebbe strafare e rischiare di avere una ricaduta.
Gli attaccanti? Sono tutti bravi, io li sto facendo ruotare sempre. È chiaro che domenica giocherà uno, mercoledì un altro. Poi il discorso è un altro: quando uno va dentro, mi deve dare qualcosa, altrimenti per me fare le scelte è la cosa più facile.
Campionato condizionato dal Covid? Sicuramente, ma finché si può andare avanti dobbiamo andare avanti. Richiuderci dentro casa non credo sia la soluzione sinceramente. Io sono stato a casa, ma ora penso che bisogna tornare a vivere. Le persone non penso che vogliano tornare a chiudersi in casa in 4-5. Dal canto mio, spero di chiudere questo campionato, perché già sento cose che non mi piacciono e che non vanno in quella direzione. Dispiace sentire tanti casi positivi al Covid in Serie C, ci auguriamo che non capiti mai qui ovviamente. Dispiace per le squadre, perché è davvero brutto sentire certe cose e soprattutto giocare senza tifosi. Il fattore campo non esiste più e questo conta molto.
Cambio modulo? Io sono aperto ad ogni cosa. Chiariamo un aspetto semplice: per me De Francesco sta facendo bene, per noi come staff tecnico. Prima di prendere De Francesco, abbiamo trattato un altro calciatore, che si è accasato recentemente ad Arezzo (riferendosi a Di Paolantonio, ndr). Gli era stato offerto il doppio dell’ingaggio che percepiva, poi ci è stato detto che aveva dietro 20 squadre di B e 27 squadre di Serie C, e alla fine si è accasato adesso ad Arezzo. Non mi faccio prendere per le mele da nessuno.
Ha chiamato anche me, ma io gli ho detto di parlare con il Direttore, perché ora qui non c’entra niente. Io non sono abituato a dire ca***te. Ci poteva venire 27 volte quel giocatore qui, ma se è gestito in una certa maniera son problemi suoi. Quello che conta è il gruppo, da qui a gennaio non arriverà nessuno. È venuto un portiere a darci una mano perché si è presentato un problema.
Avellino-Catanzaro in Serie A? Di Somma lo conosco da una vita. Ce le siamo date, ce ne siamo dette, ma tutto è sempre rimasto nel campo. Riesco anche a farlo ridere e penso sia tanta roba (scherza, ndr). Ho un grande rapporto professionale ed umano con lui, sin da Castellammare. Non abbiamo avuto problemi lì, non abbiamo problemi qui, quindi ci rispettiamo molto. Abbiamo un punto in comune e oltre quello non andiamo.
Che partita sarà? Mi aspetto un Catanzaro che si ricompatta in ritiro attorno all’allenatore e che fa una grande partita. Lo sfogo del DG? Non lo conosco, quindi non mi permetto di commentare. Una squadra può avere delle difficoltà quando inizia un nuovo ciclo, ha perso a Terni ed è successo il finimondo. Ora hanno pareggiato contro il Palermo in 11 contro 9 e saranno arrabbiati. Mi aspetto una squadra tosta, noi dovremo essere all’altezza. Il resto conta poco.”
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