Giornata importante in casa US Avellino. All’Hotel Belsito di Manocalzati, uno dei punti di riferimento della famiglia D’Agostino, si terrà la consueta conferenza stampa di fine anno, con uno sguardo già rivolto al futuro. A 48 ore dalle riconferme di Giorgio Perinetti e Michele Pazienza, è tempo di pensare all’Avellino che verrà e alla stagione 2024/25. Al centro del dibattito, obiettivi, investimenti e strategie di mercato.
Rivivi la conferenza stampa dell’US Avellino
12.49 – I rientri dai prestiti: “Su qualcuno ho le idee chiare e ho già comunicato alla società la mia volontà. Su qualcuno potremmo fare delle valutazioni durante il ritiro”.
12.48 – Gli obiettivi di mercato: “Chi dovrà accettare il progetto dovrà venire con la fame giusta che questa piazza cerca. Servono caratteristiche diverse che possano darmi la possibilità di modificare l’assetto e la strategia”.
12.45 – Ai tifosi: “I tifosi hanno vissuto dei momenti difficili insieme a noi. I ragazzi sono stati bravi, attraverso i risultati e le prestazioni, a ricompattare l’ambiente”.
12.43 – Sulla prossima stagione: “La rabbia non l’ho ancora smaltita ma l’ho fatto di proposito. Voglio portarla con me, perché voglio trasmetterla ai calciatori del nuovo Avellino. Guiderò la squadra sulla scorta dell’esperienza assimilata nella scorsa stagione. Non perderò energie su altre situazioni. Terrò il focus sul nostro percorso”.
12.40 – Sull’entusiasmo: “Questi mesi ad Avellino mi hanno fatto crescere dal punto di vista professionale. Ho trovato l’ambiente che cercavo. È stata un’esperienza forte, che mi ha lasciato tanto, ma che mi ha dato la possibilità di poter rimediare a quanto fatto nella stagione precedente. Lo staff? La società mi ha dato la possibilità di fare degli innesti nel mio gruppo. Verranno inserite nuove figure. Il Prof. La Porta, sembra, abbia trovato una sistemazione diversa. La figura del match analyst verrà sicuramente inserita. Il preparatore dei portieri ho preso dei giorni per fare delle riflessioni. Il gruppo? Le scelte sono state già fatte. Bisogna capire e valutare le dinamiche del calciomercato”.
12.35 – Sulla continuità e la fiducia: «Ringrazio la società per avermi rinnovato la fiducia e per aver apprezzato il mio lavoro e quello dello staff. Dobbiamo ripartire da ciò che abbiamo fatto di buono”.
12.30 – Sulle responsabilità della stagione: “Nell’incontro con la proprietà è stata analizzata anzitutto la stagione. Cosa migliorare e dove intervenire. Ci sono delle situazioni in cui io stesso devo lavorare meglio. Bisogna analizzare tutta la stagione e le caratteristiche dei calciatori. Quando si parla di un Avellino più spregiudicato non sono io a renderlo più spregiudicato, ma le caratteristiche e le situazioni della partita. Per la prossima stagione voglio ripartire dalle ultime partite di campionato dove si è vista quell’intensità che a me piace. Il modulo sarà il 3-5-2 con caratteristiche che possano darci la possibilità di cambiare anche a gara in corso”.
Tocca a Michele Pazienza.
12.20 – “Quando si parla di pressione, non lo si fa in modo dispregiativo o negativo. Non è un male, assolutamente. Aumenta le responsabilità chiaramente. Mi ha colpito il coinvolgimento del tifoso dell’Avellino, rispetto alle questioni della prima squadra. Quando dicono l’Avellino siamo noi non è un semplice coro. È proprio così, per questo attaccamento viscerale nei confronti dei colori e della squadra”.
12.18 – Nodo portiere, parola a Perinetti: “È un caso da risolvere come tanti altri. L’anno scorso avevamo un ventaglio di nomi, ma tutti condivisi con l’allenatore e con il preparatore dei portieri. L’anno scorso c’era Dei e il parere del preparatore dei portieri era abbastanza vincolante, considerando che era lui a doverlo allenare. La scorsa estate, avevamo tre nomi, ma due non si sono mossi. Si è mosso Ghidotti. Ha fatto qualche errore nell’arco della stagione, qualcuno che ci è costato anche caro, ma globalmente anche lui ha fatto una buona stagione. Era un prestito con una prospettiva di puntarci anche per il dopo, saldando una percentuale con il Como. Ora, in base ai nomi disponibili, valuteremo una serie di nomi con il mister e con il preparatore dei portieri”.
12.16 – “L’importante è avere giocatori forti, se fossero giovani e forti sarebbe il massimo. L’importante è portare una rosa forte e che arrivino giocatori veramente funzionali, al progetto tecnico e alle caratteristiche del girone che facciamo, alla categoria che facciamo. Non serve necessariamente il top player, che non è necessariamente in vantaggio su un giocatore motivato e con un rendimento più costante nella continuità insomma”.
12.15 – “Ci avete visto lavorare l’anno scorso. Abbiamo concretizzato delle operazioni in entrata e abbiamo lavorato in uscita. Poi, il mercato è dinamico e apre situazioni che magari a giugno non sono nemmeno in discussione. Basti vedere Gori e Armellino, arrivati dalla B. Non mi sembrano abbia fatto male insomma”.
12.10 – “Partiamo dalla conoscenza, perché il mister ha potuto allenare dei giocatori, non conoscendoli solo attraverso i curriculum. Il mister è subentrato, ma poi ha allenato questi giocatori e già a gennaio abbiamo modificato qualcosa, andando a prendere giocatori più funzionali e più abituati alla categoria che stiamo facendo. Il mister ha le idee chiare, ce le ha esposte, noi le condividiamo e le abbiamo approvate. A breve, è chiaro che passeremo all’operatività, incontrando i vari agenti, per spiegare le varie situazioni e chi può restare e chi no. Ora, parlare di 15-16 cessioni è sbagliato, però è chiaro che ci saranno dei cambiamenti nel tentativo di migliorare. L’anno scorso partivamo da 29 contratti, oggi partiamo da 31 contratti. C’è la situazione Aya che resta delicata, perché andrà discussa in sede medico-legale, visto che è un giocatore che non è in attività da tempo”.
12.07 – “Si riparte con maggiore conoscenza e consapevolezza, anche di ciò che si è fatto bene. Perché non è stato fatto tutto male, anzi. Abbiamo chiuso in crescita, con miglior attacco, seconda miglior difesa e 18 clean sheet. Abbiamo un anno di conoscenza alle spalle, un anno di esperienza importantissimo, che ci portiamo dietro e ci consentirà di capire dove migliorare. Avevo motivazioni personali altissime quest’anno, quindi la delusione di Vicenza è stata fortissima. Pazienza ha detto una cosa importante nell’ultima conferenza: trasformare la rabbia in energia e volontà di fare meglio. Sono le basi da cui bisogna ripartire, per cercare di dare una soddisfazione a una proprietà che si spende in maniera totale e ad una piazza che ha passione e aspetta da tanto questa soddisfazione. Speriamo sia la volta buona”.
12.05 – “Innanzitutto, ringrazio il presidente per avermi confermato la fiducia. Parlammo di una necessità di avere almeno due anni per raggiungere determinati obiettivi. È chiaro che, guardandoci indietro, non abbiamo centrato l’obiettivo, che era la promozione diretta. Luci ed ombre in questo campionato, un risultato non centrato, ma abbiamo già analizzato con i miei collaboratori e con il mister ciò che non è andato. Sono molto rigoroso con chi lavora con me, ma soprattutto con me stesso. E abbiamo analizzato ciò che non c’ha permesso di arrivare all’obiettivo principale”.
Ora, parola al direttore Giorgio Perinetti.
12.00 – Messaggio ai tifosi: “Li ringrazio, innanzitutto, perché ci incontriamo spesso lungo la strada. Un segno di attaccamento alla squadra e alla città veramente bello, che apprezzo tantissimo. Questo ci spinge a fare sempre meglio, perché noi facciamo questo soprattutto per loro. Dico solo una cosa: ci siamo sempre distinti come tifoseria e come popolo, perché abbiamo veramente un tifo da Serie A, e gli chiedo di starci vicino. Al di là di qualche sbavatura da correggere, loro sono sempre stati fantastici. Speriamo di arrivare in fondo insieme. La campagna abbonamenti inizierà a breve, se ne sta occupando Giovanni”.
11.58 – Un bilancio della gestione D’Agostino: “Siamo subentrati a febbraio 2020, alla fine di una stagione caratterizzata dal Covid. Diciamo che sarà il quarto anno della gestione, quello alle porte. Abbiamo fatto bene e male in questi anni, sapevamo che sarebbe stato complicato questo campionato. È chiaro che mi aspettavo di vincere prima questo campionato, ma che possiamo fare: significa che ne vinceremo due uno dietro l’altro…”.
11.56 – “L’entusiasmo c’è, la causa l’abbiamo sposata insieme. Non possiamo far altro che mettercela tutta, cercando di fare il meglio possibile, in un campionato difficile e in un calcio che non è chiaramente una scienza esatta. Allo stesso tempo, siamo l’Avellino e io ci credo, ci crederò fino alla fine, fino a quando non avremo raggiunto l’obiettivo”.
11.55 – Sul mercato, sempre D’Agostino: “È chiaro che abbiamo una serie di giocatori che rientrano e abbiamo necessità di ridurre la rosa, perché dobbiamo essere in 23. Devono uscire 15-16 calciatori, più o meno, per poi fare spazio a chi potrà arrivare. La problematica principale, però, non è economica, bensì centrare quello che ci manca”.
11.51 – Novità sullo stadio: “Ho già parlato con il Questore in queste settimane e non mi è apparso completamente contrario ad un ulteriore ampliamento. Si potrebbe valutare l’aumento di posti nei settori che sono messi meglio, attraverso una serie di piccoli lavori, che consentirebbero di aggiungere altri 2-3.000 posti. Adesso vediamo chi sarà il nuovo Sindaco. Detto questo, lo stadio nuovo è lontano, per motivi legati all’insediamento, ai permessi e ai lavori stessi. Giocheremo quest’anno e probabilmente anche l’anno prossimo nel vecchio Partenio-Lombardi, perché non si può metter su uno stadio in così poco tempo insomma”.
11.50 – Avellino in Primavera 2 grazie al lavoro di Raffaele Biancolino: “Approfitto per fare i complimenti a tutto il settore tecnico delle giovanili. Chiaramente abbiamo previsto un investimento anche per la Primavera, visto il campionato che andremo ad affrontare. Cominciamo a raccogliere i primi frutti anche con il settore giovanile“.
11.48 – D’Agostino ha poi aggiunto: “Non si riesce ad avere una percezione precisa delle cose che uno ha sbagliato. Abbiamo avuto sicuramente dei periodi di calo, in cui non abbiamo reso come avremmo voluto, soprattutto nei 4 mesi senza vittorie in casa. E su questo dobbiamo ragionare e riflettere, lo sta già facendo l’area tecnica”.
11.45 – “Noi non possiamo sfasciare le cose che vanno bene – ha ribadito il patron –. Ringrazio il mister per il lavoro svolto, ricordando che quest’anno è entrato in corsa, senza che questo rappresenti una giustificazione. Da parte mia c’è grande stima e fiducia, continuando un progetto che abbiamo messo in piedi l’anno scorso. Non c’è nessuna forzatura, perché io non ho mai avuto dubbi sulla continuità, sulla conferma e sulla fiducia nei confronti del mister e del direttore. Avevamo già fatto un programma biennale, speravamo di farcela un anno prima, ma andiamo avanti”.
11.40 – D’Agostino apre così la conferenza stampa: “Si riparte, c’è voglia di riscatto e c’è voglia di riprogrammare una nuova stagione. Avevamo già detto che avremmo continuato e saremmo andati avanti, anche qualora fosse andata male. Ripartiamo da dove siamo arrivati, consapevoli di essere arrivati vicino al nostro obiettivo e puntellando i reparti e le aree che necessitano di modifiche. Dalla dirigenza all’area tecnico-sportiva. Noi speriamo di sbagliare il meno possibile, di essere più lungimiranti e un pizzico più fortunati. Questo è il passato, adesso dobbiamo parlare del futuro”.
11.30 – La conferenza stampa inizierà con qualche istante di ritardo. A breve le parole del presidente D’Agostino, accompagnato da mister Michele Pazienza e dal direttore Giorgio Perinetti.
11.25 – Al Belsito iniziano ad accomodarsi i primi protagonisti. Alle 11.30 avrà inizio la conferenza stampa.
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