AVELLINO CALCIO – In Irpinia in cerca di riscatto. Roberto Insigne, diventato a tutti gli effetti un nuovo calciatore biancoverde, torna all’ombra del “Partenio-Lombardi” per dimenticare l’ultima stagione con la maglia del Palermo e aprire un ciclo con i Lupi di Raffaele Biancolino. Mattinata dedicata alla conferenza stampa di presentazione del fantasista classe ’94, che nel pomeriggio di ieri ha raggiunto i compagni nel ritiro di Rivisondoli. Qui di seguito tutte le dichiarazioni del giocatore partenopeo.
Le dichiarazioni di Roberto Insigne nella conferenza stampa di presentazione
Queste le parole di Roberto Insigne in sede di presentazione: “La trattativa è durata poco in realtà, perché c’è stata subito disponibilità da parte mia di accettare la proposta dell’Avellino. Le aspettative sono tante, sia personali che collettive, però partiamo con calma e cerchiamo di fare un campionato importante e di dire la nostra.
Per quanto riguarda gli allenamenti, ero a Palermo e mi sono allenato fino a ieri, perché poi sono partito per le visite mediche a Roma. Mi sento bene, ovviamente ho fatto un tipo di lavoro diverso rispetto a quello che ha fatto la squadra stamattina. Chiaramente devo fare ancora qualcosina in più rispetto agli altri. Il ritorno? Sono molto contento, perché dieci anni fa quando giocavo ad Avellino ero un ragazzino. Adesso sono uomo, ho 31 anni, sono papà, sono più maturo e le aspettative sono tante. Sono molto contento di essere qui e di aver fatto la scelta di tornare.
Il gruppo? Mi hanno accolto davvero bene. Io sono un ragazzo facile, faccio subito amicizia, ma ho trovato un gruppo sano e che dà l’anima in allenamento, come mi avevano raccontato il mister e il direttore.
L’annata con il Palermo? È stata un’annata difficile, perché ho avuto anche un problemino che mi ha tenuto fuori un mesetto, ma acqua passata. Per il resto, ho fatto il mio quando sono stato chiamato in causa, dando tutto per dare una mano alla squadra. E ora sono qui, pronto per dare una mano all’Avellino.
La telefonata con Biancolino? Ho parlato con il mister, ma dopo la chiacchierata è stato ancora più facile dire sì ad Avellino. Mi ha trasmesso idee, voglia, che è uguale alla mia e a quella dei miei compagni. Telefonata durata poco, abbiamo un obiettivo e speriamo di portarlo in fondo.
I movimenti richiesti? Abbiamo parlato di questo con il mister. Lui lascia liberi i giocatori offensivi di inventare e di creare superiorità numerica, mandando in porta i compagni. Io, come gli altri trequartisti, cercheremo di fare quello che lui ci chiede.
Tutino? Non l’ho sentito ancora, ma stasera lo chiamo. Mi metto con Luca Palmiero e lo chiamiamo. Poi sta a lui e alla società decidere cosa fare. Noi lo chiameremo, poi sta a lui.
Sono arrivato ieri e in allenamento ho visto una squadra che dà l’anima, una squadra che propone, con tanti calciatori uniti e anche molti giovani, come Crespi e non solo.
La Serie B? Campionato difficile, particolare, ma se inizi bene ovviamente ti trascini un po’ la cosa. Se hai fame e qualità, i valori vengono fuori.
Obiettivo? Sono napoletano… Quindi me li tengo per me e per il mister. Posso dire che daremo il massimo per questa società e per questi tifosi. Presto per parlare di obiettivi, ma sappiamo cosa fare e dove arrivare.
L’Avellino di Tesser? Il mister lo sento spesso, l’ho sentito anche ieri sera e con lui mi sono trovato benissimo trequarti. Sono contento di essere qui a disposizione del mister, che mi piace tanto come idee di gioco. L’anno scorso ho seguito un po’ l’Avellino ed è importante ciò che ha trasmesso in un giorno.
Stimoli? Sicuramente, altrimenti avrei fatto una scelta giusta. Una piazza come Avellino è quella giusta, perché ci vogliono stimoli e io ne ho tanto bisogno. Dieci anni fa mi hanno accolto bene, mi hanno trattato bene e io spero di ricambiare adesso. Numero di maglia? Ho scelto il 94, il mio anno di nascita. Spero che ci porterà fortuna come l’ha portata a me a Frosinone con la vittoria del campionato”.
