AVELLINO CALCIO – Giornata di vigilia in casa biancoverde. In vista del match casalingo con la Casertana, ha parlato in conferenza stampa il capitano dei Lupi, Mirko Miceli, che ha ereditato la fascia dall’infortunato Giuliano Laezza. Il difensore centrale originario di Cosenza, arrivato dalla Sambenedettese a titolo definitivo nell’ultima finestra di mercato, ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza ad Avellino, prima di concentrarsi sull’avversario di domani.
Avellino-Casertana: le dichiarazioni di Mirko Miceli in conferenza stampa
“Dopo una vittoria e una striscia positiva di risultati, arriviamo alla partita con la Casertana in maniera positiva – ha detto Miceli –. Questo, però, non deve essere un motivo di rilassamento o di appagamento. Dobbiamo stare sempre sul pezzo, concentrati, anche se abbiamo avuto pochi giorni per prepararla. Il calendario è questo e dobbiamo rispettarlo.
Il gol subito a Foggia? Sì, sinceramente ho rosicato. Prendere gol in quel modo, verso la fine della partita, dispiace. Avevamo fatto 4 partite senza subire gol, quindi dispiace averlo subito così a Foggia.
Il mio ruolo? Ho giocato spesso a tre, sin dall’arrivo di mister Capuano a San Benedetto, ma l’anno scorso ho giocato tutta la stagione a 4 con mister Montero, quindi sono abituato a giocare in entrambi i modi.
Il dato del Covid preoccupa, – ha ammesso il capitano dei Lupi – sicuramente, più che altro per le famiglie. Preoccupa, ma va detto che tanti fanno anche preoccupare. Basta essere responsabili, con la testa sulle spalle, uscendo meno possibile, rispettando ciò che dice il Governo, limitando al minimo gli spostamenti. Noi calciatori, professionisti, siamo sicuramente tutelati, perché controllati ogni due giorni. Noi dobbiamo pensare al campo e al nostro lavoro, dobbiamo ritenerci sempre fortunati.
La nostra mentalità? La mentalità vincente si acquisisce vincendo le partite, stando sempre sul pezzo e non mollando la presa. Il calo di concentrazione a Foggia? Non penso sia stato un calo di tensione generale, ma una situazione di gioco, un errore in un momento particolare. Fino all’80’ non abbiamo rischiato nulla, Forte non ha fatto una parata. Abbiamo già rivisto col mister gli errori commessi e lavoriamo affinché non accadano più.
I giocatori avversari li conosciamo un po’ tutti, almeno quelli del nostro girone. La Casertana ha giocatori importanti, veloci davanti, anche se gli mancherà Castaldo, che è uno di spessore. In ogni caso, dobbiamo pensare a noi, perché se facciamo quello che sappiamo fare, le cose possono andare per il verso giusto.
Non so quando vedremo il vero Avellino, sicuramente possiamo crescere di condizione, non siamo ancora al 100%. Possiamo migliorare. Il pubblico sugli spalti? È un’arma in più, sicuramente, ci aiuteranno. Dispiace che siano ancora pochi, sono sicuro che sarebbero stati tanti allo stadio anche contro Juve Stabia e Foggia. Speriamo finisca presto tutto questo.
Le prestazioni della difesa? Non credo che sia esclusivamente merito dei difensori, ma di tutta la squadra. L’azione di non possesso parte dagli attaccanti, poi è chiaro che fa piacere non prendere gol.
Il fattore campo può incidere. Con il pubblico al seguito avrebbe inciso ancora di più, penso. Vediamo domani, poi penseremo alla Turris. Giocare ad Avellino non è semplice e non deve essere semplice per i nostri avversari.
Le gerarchie nel Girone C? I valori vengono fuori dopo qualche giornata. Le squadre forti e con un organico importante vengono fuori, anche se iniziano a rilento. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi.
La mia carriera? Potevo fare qualcosina in più, però dipende anche da tante situazioni. Ognuno ha il proprio percorso, spesso dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori e dai momenti. Sono onorato oggi di essere qui, in una piazza così importante, e di essere il capitano di questa squadra. Quello che sarà non lo so, ma spero il meglio possibile per tutti noi.”
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