AVELLINO CALCIO – All’indomani della vittoria casalinga con la Casertana, è già tempo di voltare pagina per i Lupi, impegnati con la Turris mercoledì 28 ottobre alle ore 15.00. Di questo, e tanto altro, ha parlato in conferenza stampa Simone Ciancio, uno dei titolari inamovibili di mister Piero Braglia, squalificato in occasione della sfida con la squadra di Torre del Greco.
Avellino Calcio: le dichiarazioni di Simone Ciancio in conferenza stampa
“L’entusiasmo è tanto, la squadra sta facendo bene. Dobbiamo continuare così, mettere in atto quanto stiamo facendo in allenamento, le potenzialità ci sono tutte. Siamo soddisfatti e contenti della vittoria di ieri, ma ora stiamo già pensando alla partita di mercoledì. Dispiace non esserci perché squalificato, so che mancheranno cinque calciatori, ma la rosa è costruita per fare bene e siamo fiduciosi.
La Turris? È una squadra pericolosa, ha entusiasmo, anche se ieri ha perso 0-3 in casa con la Paganese. Li troveremo nervosi, vogliosi di riprendersi quello che hanno perso. Dall’altra parte, però, troveranno una squadra ancora più affamata: non possiamo certo concedere punti in casa nostra.
Il mio ruolo? Mi trovo sicuramente meglio come quarto di destra, perché il terzino è il ruolo che ho sempre fatto in carriera. Tanti anni fa, ho fatto anche il difensore centrale, ma in generale sono a disposizione del mister. Sono uno che si impegna, suda la maglia, quindi faccio ciò che vuole il mister. Poi, è semplice giocare vicino a Miceli, è uno che parla tanto e ti guida. Dispiace aver preso due gol da quando gioco io dietro…(ride, ndr).
Gli errori commessi ieri? La partita è stata condizionata dagli episodi, come spesso accade. È andata bene a noi. Abbiamo già analizzato gli errori al video con il mister, ci ha già parlato della partita di ieri. È stata una partita equilibrata, messa in discesa dalla sciocchezza del loro terzino: se un mio compagno prende un’espulsione del genere, io me lo mangio vivo. Il secondo gol è figlio di una respinta del portiere che ci può stare, ha visto all’ultimo il pallone. Poi è stato bravo Riccardo (Maniero, ndr).
Le gerarchie del campionato? Sono abituato a guardarla veramente poco la classifica. Ci sono anni in cui fai primo il girone d’andata e poi non riesci a mantenere la vetta. Ognuno deve guardare partita dopo partita, dare il massimo e raccogliere più punti possibili. Per provare a vincere un campionato, il gruppo è fondamentale. Siamo tutti bravi ragazzi, andiamo tutti d’accordo ed è la cosa principale. Abbiamo stima reciproca l’un l’altro. Chiaro che dà fastidio non giocare ad alcuni, ma quello ti deve dare la motivazione per far cambiare idea al mister.
Il rapporto con mister Braglia? Lo conosciamo tutti. Ancora oggi sembrava incazzato, perché chi ride per lui non è concentrato. Pretende tanto, noi dobbiamo dargli tanto, per arrivare dove vogliamo.
Sistemi tattici diversi? Abbiamo provato anche qualcos’altro, ma ormai penso che questo modulo ci stia dando dei buoni risultati. Magari mercoledì cambieremo qualcosa perché mancano 5 giocatori, però non sono nella testa del mister. So solo che Braglia può dormire su quattro o cinque cuscini, perché la squadra è con lui e ha valori importanti.
Nikolic? Il giocatore lo devi valutare in partita. In allenamento si vede che ha qualità, un buon piede, margini di miglioramento altissimi. Troverà sicuramente spazio, poi toccherà a lui dimostrare sul campo quanto vale e non uscire più dal terreno di gioco.
Il Partenio con qualche tifoso? Quando riapriranno tutti gli stadi, venire a giocare qua sarà dura per le altre squadre. Così, è sempre surreale, sembra di fare un allenamento. Per i tifosi sappiamo che non è bellissimo, ma il periodo è questo: cerchiamo di stringere la cinghia per quanto possiamo, tanto sappiamo che i nostri tifosi ci seguono sia in casa che in trasferta comunque. Dobbiamo correre e vincere per loro.
La posta in palio di mercoledì? Sappiamo che vincendo potremmo essere in vetta alla classifica, ma al momento credo che sia inutile guardare la classifica. È ancora presto, dobbiamo pensare a lavorare e a vincere le partite.
Io vice capitano? Sono tra i più vecchietti nello spogliatoio, con qualche campionato in più alle spalle diciamo. Cerchiamo di farci sentire quando ce n’è bisogno, di dare qualche consiglio ai più giovani, di spronarli se serve. Ma al momento, devo dire la verità, non c’è mai stato bisogno di redarguire nessun ragazzo. Devo fare un plauso soprattutto a quelli che hanno giocato meno”.
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