Ospite via Skype di Sport Channel 214, il difensore dell’Avellino Calcio, Giuliano Laezza, ha raccontato la sua quarantena e gli allenamenti che stanno seguendo i tesserati biancoverdi, in attesa di aggiornamenti importanti (ed ufficiali) dalla Lega Pro.
“Prima di questa sosta, a causa del Coronavirus, credo che stavamo facendo davvero bene e i risultati stavano girando dalla nostra parte. Se si dovesse ripartire, è chiaro che non sarebbe lo stesso, non sarebbe facile riprendere lo stesso ritmo.
Capuano? Ci tiene molto per gli allenamenti. Con il prof, ci mandano tutti questi programmi da fare in casa, ma è chiaro che si sente come un leone in gabbia, perché vorrebbe fare lavoro sul campo. Allenamenti da cambiare? Siamo da più di un mese a casa e stiamo facendo molta forza, non sarà facile ripartire con il lavoro aerobico e con la palla. Non sarà lo stesso.
Il mio rapporto con il mister è buono, assolutamente. È uno molto esigente, sapevamo già com’era caratterialmente il mister, ma finché non lo vivi quotidianamente non puoi saperlo davvero. Di sicuro non ho mai avuto uno come lui. Gli errori contro Catanzaro e Reggina? Quelli fanno parte del calcio purtroppo, anche il mister lo sa.
Le partite giocate col naso rotto? In generale, si tratta di aiutare i compagni in un momento di difficoltà. Anche giocare in un ruolo non mio, ma se devo aiutare la squadra è una cosa che mi piace fare.
La decisione di venire ad Avellino? L’ho fatto per l’importanza della piazza. Saranno frasi sentite e risentite, ma è veramente difficile rifiutare Avellino. È chiaro che avremmo voluto vivere una situazione societaria diversa, perché mentalmente non è facile. L’importante è esserne usciti.
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(Video: Sport Channel 214; una volta finita la diretta, aggiorna la pagina col tasto F5)
Negli anni scorsi, ero già venuto al Partenio per vedere difensori delle mie parti come Izzo e Pisacane, quindi già conoscevo l’ambiente e il calore della gente. Il calcio moderno? È sicuramente un calcio diverso rispetto a quello del passato, è molto più tecnico e diverso dal punto di vista fisico. Oggi ci sono giocatori come Messi e Cristiano Ronaldo, loro non li prendi mai.
La Curva Sud? Dispiace vederla più vuota rispetto al passato. I tifosi ci sono sempre stati vicini, in ogni momento, anche se ora sono numericamente meno rispetto al passato. Mi piacerebbe rivedere la Curva che ho apprezzato ai tempi di Izzo e Pisacane, quello sì. Spero solo che non si giochi a porte chiuse fino a dicembre, come ho sentito dire. Sarebbe un peccato.
D’Agostino? Non abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, perché abbiamo giocato soltanto con Bari e Ternana da quando è arrivato lui. Si è dimostrato subito una persona per bene, molto educato e che sa ciò che vuole fare. Un’ottima impressione.”
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