AVELLINO CALCIO – Nuova giornata di presentazioni in casa biancoverde, dove ha parlato il neo arrivato Cosimo Patierno, attaccante classe ’91 prelevato dai Lupi a titolo definitivo dalla Virtus Francavilla. Tante le aspettative sull’attaccante di Bitonto, che l’anno scorso ha realizzato la bellezza di 19 reti nel girone C di Lega Pro. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal nuovo giocatore dell’Avellino.
Le dichiarazioni di Patierno in conferenza stampa
Queste le parole di Cosimo Patierno in sede di presentazione: “La trattativa? Quando il mio procuratore mi ha comunicato che c’era l’Avellino, ho dato subito apertura. Avevo altre piazze importanti che mi volevano, ma ad Avellino è una di quelle piazze in cui tutti vorrebbero giocare. Mi hanno chiamato i due direttori e la trattativa si è chiusa di sabato sera, sul tardi. Son passati dei giorni perché c’era da trovare l’accordo tra le due società, ma io ho accettato subito la proposta del presidente e dell’Avellino. Ritiro? Abbiamo iniziato a lavorare, stiamo ascoltando e stiamo facendo le prime cose in allenamento, per prepararci al meglio.
Le mie condizioni? Sto facendo quasi tutto con la squadra, tranne sul campo. Anche la parte di forza la sto facendo con la squadra, quindi quasi tutto. Stiamo gestendo tutto con lo staff, ma a breve starò bene e lavorerò completamente con il gruppo anche sul gruppo. Marconi? È un grande attaccante, lo conoscete bene, poi avrete modo di vederci in campo insieme, dove ci conosceremo meglio. Lui è molto forte fisicamente, io sono più di movimento probabilmente, quindi possiamo tranquillamente giocare insieme.
La mia carriera parla da sé, ho fatto tantissima gavetta. Sono partito veramente dal basso e può essere d’insegnamento per tanti giovani. Non sempre uscire dalle Primavere può essere d’aiuto, io so veramente cosa significa giocare sulla terra battuta. Ringrazierò sempre la Virtus Francavilla per avermi concesso la possibilità di giocare in un campionato così importante, per me sconosciuto, soprattutto pensando al fatto che due anni fa ero a casa. Ho scelto l’Avellino in questo momento della carriera perché voglio affrontare un campionato importante, con determinate ambizioni.
Mi avevano descritto un ambiente molto pesante, ma io non sono qui per parlare del passato. Io, così come gli altri nuovi, parlo già del presente e di quello che dobbiamo fare nel prossimo campionato. Servono uomini veri, se riusciamo a costruire un gruppo forte, un gruppo importante, possiamo toglierci grandi soddisfazioni.
L’Avellino sta facendo grandi cose sul mercato, Avellino non può permettersi una squadra normale in Serie C. È stata costruita una rosa competitiva, poi starà a noi dimostrare sul campo il nostro valore.
Ho sempre giocato in Puglia perché alla fine mi conoscevano tutti e gli attaccanti sono pochi, soprattutto quando vuoi fare qualcosa di importante. Ci tengo molto al rapporto umano, ecco perché decisi di ripartire dall’Eccellenza col Bitonto, per poi provare la scalata. Mister Visconti? Ho parlato con il mister tante volte, me ne ha sempre parlato benissimo ovviamente. Mi ha sempre detto che era una grande piazza, che avrei dovuto provare il grande salto ed eccomi qui.
La serata con Haaland in Puglia? C’erano tante persone importanti quella sera, tra cui Haaland, che è l’attaccante più forte al mondo. Volevo anche scambiarci due parole, ma parlava inglese e io non lo so parlare (ride, ndr). Con i gesti qualcosa ci siamo detti… Sono un ragazzo abbastanza umile, passo molto tempo con la mia famiglia e ci tengo tanto a questo.
Viene prima l’obiettivo di squadra. L’obiettivo personale? Non mi espongo mai, perché in qualsiasi piazza la differenza la deve fare l’impegno. Sono un attaccante molto generoso sul campo, poi ovviamente spero arrivino anche i gol come ogni anno.
Lo staff? Vedo uno staff molto competente, molto disponibile, che ci segue sempre con grande attenzione, che sia in campo o in palestra. C’è sempre qualcuno al mio fianco anche adesso che sono fuori. Ho trovato uno spogliatoio molto disponibile, un bel gruppo, anche se non ho mai giocato con nessuno. Parlo molto con Tito e Dall’Oglio, sono in camera con Sonny, ma anche con gli altri ci stiamo conoscendo giorno dopo giorno.
Il girone C? Sicuramente non esiste solo il Benevento, il girone C è un raggruppamento forte, difficile, ma costruendo un bel gruppo possiamo giocarcela con tutti.
Io sarò sempre riconoscente alla Virtus Francavilla, perché mi hanno dato tanto e mi hanno permesso di esordire in un campionato difficile come quello di Serie C. Quando si è presentato l’Avellino, non hanno ostacolato la trattativa o altro, perché sapevano che volevo venire ad Avellino. Sono molto contento di questo.
Rinvio dei campionati? Se slittano, anche per noi è abbastanza dura, perché siamo partiti molto prima rispetto agli altri. Allo stesso tempo, sono giorni che possono permetterci di conoscerci meglio, per poi iniziare al meglio. L’importante è partire bene, perché poi l’entusiasmo e i tifosi ci daranno una grossa spinta. Vogliamo essere felici sia in campo che fuori.”
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