All’indomani della storica vittoria di Catania, il Presidente Angelo Antonio D’Agostino è tornato a parlare dell’US Avellino e dello straordinario momento della squadra allenata da Michele Pazienza, accompagnato dall’entusiasmo che si respira in città e provincia. Sabato arriva la Virtus Francavilla, ma è ancora tempo di godersi il successo del “Cibali”, con un occhio alla questione stadio e alla possibilità di ampliare la capienza della Curva Sud del “Partenio-Lombardi”.
Tutte le dichiarazioni del Presidente D’Agostino
Queste le parole del patron dei Lupi ai microfoni di Prima Tivvù, nel corso di Contatto Sport: “Quella di ieri è stata una vittoria storica, scriviamo finalmente una pagina importante del club, dopo tre anni difficili. È stato veramente emozionante per me che ero lì, davanti ad oltre 17.000 spettatori, ma siamo contenti e soddisfatti di aver sfatato questo tabù. Sono molto contento per come è andata la partita, perché la squadra è entrata in campo con il piglio giusto, ha espresso un bel gioco e ha recepito il messaggio nostro e della tifoseria. Ci tenevo molto a questa partita, perché sapevo che era una sfida importante, per noi e per la rivalità che divide le tifoserie. Piedi per terra e continuiamo così.
Pazienza? Umiltà e sacrificio, capacità di prendersi le responsabilità, è questo ciò che vedo nel nostro allenatore. Non è una componente facile da trovare nel calcio. Si è avvicinato alla piazza di Avellino nel modo giusto: al di là dei risultati positivi, ha un ottimo rapporto con me, l’ho apprezzato come uomo, prima ancora della bravura tecnica. Si è calato benissimo in questa realtà, non facile. È uno che non perde mai la calma e sta con i piedi per terra, dando ad ognuno la propria importanza. Ha un rapporto eccezionale con i calciatori, anche perché abbiamo allestito un organico importante e difficile da gestire. Abbiamo una squadra forte che gioca e una squadra forte che sta ferma. Una squadra di generali che Pazienza è stato bravo a gestire sin da subito.
I messaggi dei tifosi? Fanno piacere ovviamente, perché sentiamo l’affetto e l’entusiasmo, lo abbiamo sentito e visto soprattutto ieri sera. Speriamo di continuare così, per regalargli altre soddisfazioni.
La formazione di Catania? Il nostro obiettivo è avere una squadra forte, ma avere in rosa anche dei giovani forti. È stata una delle richieste fatte al direttore sin dal principio, perché avrei voluto fare qualcosa del genere anche l’anno scorso. Si spendono tanti soldi, anche a vuoto, nel mondo del calcio, ecco perché diventa fondamentale avere dei giovani su cui investire e su cui lavorare.
L’acquisto di Armellino? Parlandone con il direttore Perinetti, ho spinto affinché la trattativa andasse in porto in estate, perché pensavo potesse darci una grossa mano con le sue caratteristiche. Forse ho spinto anche oltre il necessario, ma si sta rivelando una scelta azzeccata. Non solo Armellino, sono bravi tutti e il mister li sta mettendo in condizione di esprimersi al meglio. Su Armellino sono intervenuto in maniera particolare, perché era il calciatore che conoscevo di più.
Il nuovo stadio? In dirittura d’arrivo al comune il progetto. Mancavano le ultime cose, abbiamo fatto gli ultimi rilievi e a giorni, credo, verrà presentata al comune. È la parte finale per quanto riguarda la consegna del progetto, poi toccherà alla Regione Campania convocare l’ultima conferenza dei servizi. Lo stadio alternativo? Stiamo vedendo più soluzioni, dipende anche dalla categoria in cui siamo. Noi ci auguriamo di stare dove vogliamo. Vediamo come va la procedura dell’approvazione: se non dovessimo fare in tempo quest’anno, perché si finisce sempre per perdere del tempo, sarà per l’anno prossimo, ma bisognerà comunque fare dei lavori a prescindere anche al vecchio stadio, perché così non si può andare avanti.
L’aumento della capienza? Credo che ce la facciamo. È stata inviata a Prefettura e Vigili del Fuoco la documentazione necessaria, ci avevano chiesto delle modifiche e sono state apportate. Ho sentito il Sindaco Festa e ci dovremmo essere, nel giro di un paio di giorni. Vediamo di riuscire a fare almeno questo incremento di mille posti, perché più siamo meglio è. C’è bisogno veramente di tutti e di tutte le componenti. Abbiamo fatto richiesta anche per i tornelli in Curva Nord, ma lì il discorso è un po’ più lungo, mentre è più fattibile ampliare di 1.200 unità la Curva Sud e aggiungere qualche posto in Montevergine, perché lì c’è un progetto già approvato.
Rinnovo Pazienza? Ha già due anni di contratto con noi e gli ho già detto che dobbiamo arrivare insieme in Serie A.
La triade dirigenziale? Avevo subito individuato Perinetti, anche prima della parentesi con Salvini, ma poi c’erano stati dei problemi per altre situazioni. È un professionista serio, è una persona competente e non ha certo bisogno di presentazioni.
Troppa euforia? Bello godersi il momento particolare, ma conserviamo questo entusiasmo e questa euforia per il fischio finale del campionato. Non montiamoci la testa, stiamo con i piedi per terra, perché abbiamo giocato meno di un terzo di campionato. Voliamo basso per arrivare in fondo, dove vogliamo arrivare.
Il Francavilla? Nessuna partita è facile, tutte vanno affrontate al massimo, come dice sempre il mister. Queste sono le partite più difficili, perché è un girone difficile e troviamo sempre squadre molto organizzate. Piedi per terra e testa a questa partita, che non va assolutamente presa sotto gamba.
Gli investimenti sullo stadio? Investire sullo stadio attuale, rappresenterebbe uno spreco, perché non basterebbe. Sarà impossibile adeguare lo stadio attuale ai vecchi 35.000 spettatori, che in tanti ricordano pensando alla Serie A. È una struttura fatiscente e, obiettivamente, vediamo la partita da lontano, a volte col binocolo. Pensiamo a una struttura più moderna e all’avanguardia”.
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