Va in archivio il secondo test della pre season dell’Avellino di Raffaele Biancolino, che attende gli ultimi rinforzi dal mercato per potersi dire pronto per il campionato di Serie B. Intanto, a margine del 2-0 rifilato al Napoli Primavera, il tecnico dei Lupi è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione odierna e fare il punto sulla condizione dei suoi a pochi giorni dal “Memorial Sandro Criscitiello” contro la Lazio di Sarri.
Le dichiarazioni di Biancolino dopo il test con il Napoli Primavera
Queste le parole di Raffaele Biancolino nel dopo gara di Avellino-Napoli Primavera: “C’è da lavorare tanto, visto il momento e visti i lavori che stiamo affrontando. Sicuramente mi aspettavo questa condizione, ma mi aspettavo qualcosa in più a livello di giocate, ma abbiamo tempo per rimediare e per continuare a migliorare. Giro palla lento, qualche posizione del corpo sbagliata, non abbiamo fatto qualche giocata in più tra le linee, ma mi aspettavo in questo momento una condizione del genere. Ma è normale che sia così, mi sarei preoccupato dal contrario. Ma dove non ci arriviamo con le gambe, dobbiamo arrivarci con la testa e con il cuore. Perché ti aiutano anche questi piccoli dettagli a fare delle scelte. Anche queste prime partitine, ti aiutano a fare delle scelte.
D’Andrea? Qualche difficoltà ce l’ha in quella posizione, è un giovane tra virgolette. Mi aspetto molto di più da lui, c’ha qualità, è un ragazzo di prospettiva, ma allo stesso tempo non posso pretendere chissà quanto per i lavori che stiamo facendo. Giusto che si prende le coccole e qualche rimprovero.
L’attacco? Giusto che Peppe (Panico, ndr) ci metta in difficoltà. Sono caratteristiche diverse tra lui, Crespi, Favilli, Facundo… Ci vuole un po’ di tempo per loro, più strutturati fisicamente, ma spero trovino quanto prima il gol. Sono i primi che devono mettermi pressione, lavorando sulla stanchezza. Spesso è anche un fatto mentale. Anche quando non sei al top della condizione, mi basta l’idea. Se non vedo anche quella, significa che c’è qualcosa che non va.
La base è quella di non ragionare con l’io, ma col noi. L’ho detto a loro e l’ho detto a voi. Indossano una maglia importante, la maglia dell’Avellino e vanno rispettati. Se uno si trova in una condizione che non si sa se
Insigne? Sì, vediamo. So che si sta muovendo qualcosina, vediamo se è una cosa di ore o di giorni.
Dario Rocco? È un amico, ci conosciamo da tanti anni, c’è stato un piccolo fraintendimento durante il campionato scorso. Ma non tra me e lui, ma tra lui e un’altra persona che non c’era oggi, dove mi ero intromesso anch’io. C’è un’amicizia che ci lega da tanti anni e non vale la pena perderla per un piccolo screzio.
L’infermeria? Ripeto quello che ho detto a Cagnano: deve correre e si deve allenare, perché non c’ha niente. C’ha qualche fastidio, ha fatto gli accertamenti giusti ed è un giocatore importante come tutti. È il momento di stringere i denti, di allenarsi, senza rischiare e senza farsi male, ma è il momento di raggiungere la condizione di giocatori importanti come lui. Simic ha un fastidio, ma niente di che, abbiamo preferito non rischiarlo. Lo stesso Milani, che ha avuto una forma di allergia, mentre Rigione ha sentito un indurimento al polpaccio, ma non dovrebbe essere niente di grave.
Dualismo Palmiero-Palumbo? Uno stimolo in più per entrambi, aumenta ancora di più la concorrenza, come ho detto per Sounas e Besaggio. Vale per entrambi, ma qualsiasi scelta che farò uno dei due ci rimarrà male.
La sfida di sabato? Un bel momento, una bell’occasione, perché l’Avellino aspettava da tempo una squadra di Serie A e ci andiamo a giocare questo Memorial, ricordando una persona importante per Avellino”.