Avellino Calcio, Armellino: “Ripartiamo carichi, Sounas è forte”

AVELLINO CALCIO – Ospite della trasmissione “Notte Ritiro”, in onda su Prima Tivvù, Marco Armellino ha avuto modo di parlare del lavoro svolto finora a San Gregorio Magno e dell’inserimento dei nuovi arrivati, prima di proiettarsi alla prossima stagione e agli obiettivi dell’Avellino. Sarà lui il capitano dei Lupi.

Le dichiarazioni di Marco Armellino

Queste le parole di Marco Armellino a Prima Tivvù: “Siamo partiti bene, carichi, con la voglia che avevamo l’anno scorso, siamo determinati e vogliamo fare qualcosa di importante. Dobbiamo ripartire come abbiamo finito.

Il mio ruolo? Io ho dato disponibilità a giocare anche in difesa, mi sto trovando bene, l’ho già fatto in passato. Passare dal centrocampo alla difesa, è un vantaggio. Ho chiesto subito al mister del perchè di questa scelta, mi ha dato le giuste risposte, altrimenti avrei chiesto di essere ceduto. Mi ha chiesto questa disponibilità e io l’ho data. È difficile accettare l’età che avanza, ma l’importante è essere chiari, perciò ho chiesto sincerità nei miei confronti. La stima di compagni e allenatore c’è sempre e la sento.

Abbiamo un solo obiettivo ed è il solo per tutti: riportare l’Avellino dove merita. La fascia di capitano? Sensazione positiva, è una responsabilità che mi sono preso anche l’anno scorso. Per me è un onore indossarla e spero di saperla reggere e portare.

I nuovi? Tribuzzi va davvero forte, lo ricordavo da avversario. Russo l’ho visto bene, lo dobbiamo martellare, è un altro Raffaele e non farà rimpiangere Sgarbi. Potrà essere l’uomo in più dell’Avellino. Sounas? Non lo conoscevo, ma è un giocatore forte e spero ci possa dare una mano. Quando sono forti, prima arrivano meglio è.

Tempo di scuse per Armellino, che alla prima con il Picerno non ci sarà, a causa del cartellino rosso incassato a Vicenza lo scorso 2 giugno: “È un errore che ho fatto, se non mi facevo espellere saremmo passati noi, un’ingenuità. Un errore che mi porto dietro. Da giocatore esperto non dovevo farmi beffare. Ci strattonammo a vicenda con l’avversario, sono stato ingenuo. Mancavano 10 minuti, poi diede 7 minuti di recupero, io credo che avremmo segnato e saremmo andati ai supplementari. Poi penso che ci saremmo qualificati per la finale e chissà oggi dove stavamo. Ma è andata così”.

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