In occasione della tradizionale visita al Santuario di Montevergine, a pochi passi dal rush finale di campionato, il presidente Angelo Antonio D’Agostino ha parlato del momento dell’Avellino di Raffaele Biancolino e delle ambizioni del club biancoverde, con un occhio alla questione stadio e al possibile salto di categoria.
Tutte le dichiarazioni del presidente D’Agostino
Queste le parole del presidente D’Agostino a margine della visita odierna al Santuario di Montevergine: “Appuntamento che ci tenevamo tanto a fare da un po’, abbiamo approfittato di questo periodo di pausa che offre il calendario. I ragazzi volevano venire a visitare il Santuario e la Madonna e avevamo voglia di questo pellegrinaggio. Credo che sia una tappa importante per tutti, perché molti di loro non conoscevano il Santuario.
Il momento? Il lavoro di tanti anni alla fine si sta concretizzando, il calcio è un’azienda particolare e non sempre si riescono a cogliere gli obiettivi. Certo, vedersi così vicino rende tutto più sensibile. Speriamo che sia la volta buona, non possiamo permetterci di sbagliare nulla. Dobbiamo spingere fino all’ultimo, siamo a un punto a sei giornate dalla fine, quindi dobbiamo essere tutti molto mentalizzati per raggiungere l’obiettivo.
Il rush finale di campionato? Sarà una guerra di nervi. Non possiamo sbagliare, così come il Cerignola. Sono sei finali, ai ragazzi ho detto di vincerle tutte e sei. Poi se le vinceranno anche gli altri, vedremo dove andarcela a giocare.
Il gruppo? È davvero bello e compatto, c’è un gruppo veramente unito e una mentalità diversa rispetto agli altri anni. Siamo una squadra unita, solida, Insieme si vince, da soli non si va da nessuna parte. Anche De Cristofaro con le stampelle che è venuto qui, dimostra la compattezza dello spogliatoio e del gruppo. È un segnale di forza per tutti.
Le esclusioni di Turris e Taranto? Ho detto al presidente Marani che bisogna cambiare atteggiamento dall’inizio, in sede di iscrizione, perché il campionato è falsato, ma in tutti i sensi. Non solo a favore dell’Avellino, anche a sfavore. Bisogna fare le cose per bene, noi facciamo grandi sforzi. Siamo un grande club, abbiamo dei doveri così come tutte le squadre, e se ci sono dei problemi che cerchiamo di risolvere ogni giorno. Abbiamo avuto giocatori fuori rosa che abbiamo pagato comunque, come da regolamento, mentre ci sono società che non pagano nemmeno quelli che giocano. E le regole vanno rispettate.
Possibile risarcimento danni? Sicuramente si aprirà un contenzioso tra i club danneggiati da queste esclusioni e quelli esclusi. La Lega non poteva fare altrimenti. Sicuramente il campionato è stato falsato e non va bene, non è stata una bella figura per il calcio italiano. Ogni anno è la stessa cosa e bisogna eliminare queste pagine non belle.
Lo stadio? Al momento le cose sono sempre le stesse. Il progettista (Zavanella, ndr) ha detto delle cose che non sapeva perché è stato poco bene, ma stiamo attendendo alcune modifiche che loro stanno facendo, su prescrizione dei Vigili del Fuoco. Appena ultimate queste modifiche, ci sarà la conferenza dei servizi a livello regionale. Il progetto va avanti, non facciamo marcia indietro, abbiamo già investito tanto tempo e risorse.
Apertura Curva Nord? Siamo in allerta, ho avvertito l’amministrazione, perché se facciamo questo benedetto salto di categoria vorremmo dare la possibilità a tutti i tifosi di assistere alle partite”.