AVELLINO-BARI – A 48 ore dal big match della 17a giornata della Serie C 2021-22 (Girone C), mister Piero Braglia ha parlato in conferenza stampa per presentare l’importantissima sfida del “Partenio-Lombardi”, in programma lunedì 6 dicembre alle ore 21.00. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Avellino a due giorni dal confronto con il Bari.
Le dichiarazioni di Piero Braglia alla vigilia di Avellino-Bari
Queste le parole di mister Braglia nel pre gara: “Partita decisiva? Decisiva è una parola grossa, io sono riuscito a perdere un campionato con 12 punti di vantaggio (ad Alessandria, ndr). Lì ho cominciato a capire che i campionati li vinci e li perdi da marzo in poi. Se vinci riapri un po’ tutti i giochi, se perdi diventa tutto più difficile chiaramente. Siamo in casa nostra e cerchiamo di fare la partita che dobbiamo fare. Se giochiamo ai nostri livelli, siamo in grado di battere tutti. Ma non dobbiamo scendere di livello. Loro sono partiti meglio di noi, sicuramente, hanno vinto più partite di noi, noi abbiamo pareggiato di più all’inizio lasciando punti per strada.
I risultati delle altre? Se l’Avellino non è concentrato contro il Bari, ditemi voi quando lo sarà. È una partita che si prepara da sola. Dei risultati delle altre me ne frega poco, continuo a pensarla così. Se sbagliamo qualcosa ce la faranno pagare perché sono una squadra forte, lo sappiamo. È una partita che si giocherà molto a centrocampo secondo me, perché è lì il loro punto di forza. Vedremo cosa riusciremo a fare.
Cambio di modulo? Per quanto mi riguarda, negli anni in Serie B, ho fatto anche il 3-4-3 contro il 4-3-1-2 di squadre come il Cittadella. Mettevo i due mediani in verticale, gli esterni di centrocampo dentro al campo per contenere le mezzali avversarie e gli esterni d’attacco che scendono sui terzini. Questo in Serie B. Io non creo problemi a questi ragazzi, anche perché è l’atteggiamento a fare la differenza, proprio com’è successo a Torre del Greco. Lì abbiamo fatto quello che avevamo preparato, con l’atteggiamento giusto, e siamo stati premiati. Io devo fare in modo di mettere la squadra a proprio agio, non si tratta di snaturare la squadra. Non possiamo permetterci di perdere centimetri in mezzo all’area, dobbiamo pensare anche a questo.
Come stanno i ragazzi? L’unico ancora indietro di condizione è Scognamiglio. Per il resto, Plescia sta sempre meglio dopo aver risolto questa infezione, Mastalli non ha mai saltato un allenamento e lavora sempre al massimo. Carriero ha lavorato bene in settimana, deve crescere di condizione e sono sicuro che tornerà sui suoi livelli. Vediamo lunedì.
Di Gaudio? È l’unico giocatore che si sceglie la posizione con me. Agli altri chiedo qualcosa, a lui no. Non gli do mai grandi compiti onestamente, perché è uno che ti vede la giocata, è uno che ti può saltare l’uomo con facilità, quindi non gli do grandi indicazioni. Queste sono le partite dei giocatori importanti come Di Gaudio, quindi non ero preoccupato dalla prestazione di calciatori come lui. Ero più preoccupato dalle sfide contro le cosiddette piccole, dove abbiamo lasciato punti per strada o sbagliato l’atteggiamento.
Il Bari? Sono primi in classifica, meritano tutti di indossare quella maglia. Stanno facendo bene, hanno giocatori di Serie B sia nell’undici titolare sia in panchina come alternative. In difesa hanno comunque gente veloce come Celiento e Pucino, li conosciamo bene, hanno preso un allenatore per fare un certo tipo di calcio. Botta? Non lo vado certo ad inseguire a uomo sugli esterni, dove andrà avrà l’uomo che lo contrasterà nella zona in cui si muoverà.
Matera? Secondo me può fare molto meglio rispetto a Torre del Greco. È uno di quelli che ha fatto una buona gara, un po’ come tutti gli altri. Può fare di più, può crescere ancora molto. È un ragazzo un po’ introverso, ma quando va in campo fa sempre il suo. Carriero? Dipende da lui, si deve convincere lui che ogni anno è diverso, non dipende da me. Nulla è dovuto a nessuno, questo lo devono capire tutti. Peppe è un giocatore di sostanza, non di fioretto, quindi se cala sotto il profilo della cattiveria e dell’intensità diventa un giocatore normale. Ora sta bene, direi una bugia se dicessi il contrario.
Il VAR in Lega Pro? Avrò già smesso quando succederà, quindi va bene così. Non credo alle favole, credo si possa lavorare di più sulla preparazione degli arbitri, sulla qualità della direzione di gara. Credo sia proprio un problema di qualità rispetto al passato, perché prima c’erano i Damato, i Mariani, i Valeri, che poi sono finiti a fare gli internazionali. Ora si aiutano poco anche tra di loro, anche tra quarto uomo e arbitro in campo.
Il pubblico? Mi auguro che riempiano tutto, credo sia arrivato il momento che si stringano attorno a questi ragazzi.
Noi, contro questa squadra, non possiamo permetterci di abbassare l’intensità e l’attenzione. Dobbiamo essere tosti, cattivi, determinati, con la consapevolezza che affrontiamo una squadra forte, ma anche noi abbiamo le armi per giocarcela alla pari con tutte. Abbiamo le nostre qualità e dovremo fare di tutto per sfruttare le nostre occasioni. Ho letto le dichiarazioni dei loro tesserati, ma non mi sembra siano tanto diversi da noi, come gioco e come giocatori. Ogni punizione che non gli danno, vanno in venti attorno all’arbitro, vanno anche quelli della panchina… Quindi, credo si siano adeguati molto bene alla categoria rispetto agli anni passati, questo è un complimento che facciamo al Bari. Se poi troveranno un certo tipo di partita, la troveranno, punto e basta.”
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