AVELLINO CALCIO – La vittoria contro il Monopoli, il +5 sull’Audace Cerignola e un campionato che sta giungendo al termine, tra l’entusiasmo dei tifosi e un obiettivo sempre più vicino. Parola al direttore Mario Aiello, assoluto protagonista di questa stagione sportiva con Raffaele Biancolino e nel mercato di gennaio, che ha ulteriormente rinforzato la rosa dell’Avellino, con acquisti importantissimi come quelli di Facundo Lescano. Qui di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal ds dei Lupi a Contatto Sport.
Tutte le dichiarazioni del ds Mario Aiello
Queste le parole del ds Mario Aiello ai microfoni di Prima Tivvù, tra la vittoria interna con il Monopoli e il prossimo appuntamento con il Sorrento: “Ho fatto fatica a prendere sonno ieri, le prime due ore soprattutto, ma è stato bellissimo. Siamo circondati da un entusiasmo travolgente. Ieri sera era la prima gara che giocavamo da capolista, perché nelle ultime gare il Cerignola aveva sempre giocato prima e ci aveva scavalcato di nuovo. L’entusiasmo ci sta trascinando. Ma sappiamo anche bene che il risultato finale non è stato ancora acquisito e ci manca un ultimo step per raggiungere questo grande obiettivo.
Le tappe del nostro percorso? Abbiamo attraversato varie fasi. C’è stata quella iniziale, appena subentrati, quella dell’incoscienza, dove abbiamo fatto delle scelte, anche con il modulo, che ci ha portato a mettere una base importante fino a Natale. Ci sono stati anche dei momenti più complicati, superati brillantemente. Durante il mercato abbiamo fatto tre vittorie e un paio di pareggi per arrivare alla gara di Foggia, che effettivamente ci ha fatto resettare il tutto e capire di essere forti, facendo scelte molto coraggiose. Poi ci siamo ricompatttati, dopo questo black-out, e siamo ripartiti, secondo quell’idea che ci aveva accompagnato fino a quel momento. E da allora, abbiamo inanellato questa sequenza che speriamo di continuare.
Il rapporto con Biancolino? Raffaele si sta portando quelle qualità di leadership che aveva già da calciatore. Posso testimoniare che da subito i giocatori lo hanno seguito, il messaggio che abbiamo cercarto di dare è stato divertitevi e mostrate le vostre qualità. E’ stato un impatto davvero importante e siamo sicuri di aver inciso così tanto.
L’abbraccio con Biancolino? Condividiamo insieme quasi due anni, due anni di lavoro e sacrificio. Di idee ma anche di successi. E quell’abbraccio è stato liberatorio, capire che stiamo ormai in procinto di raggiungere un sogno. Momenti negativi non sono mancati, li abbiamo vissuti con grande intensità. Quando ci siamo abbracciati lui non sapeva il risultato del Cerignola e solo lì ha appreso che ormai era quasi fatta. Ci siamo abbracciati dicendo una cosa in dialetto, simile al caspiterina… Ecco.
Le emozioni di ieri? Eravamo tutti commossi, soprattutto Raffaele avendo vissuto anche queste emozioni da calciatore qui. Ma non abbiamo ancora fatto nulla, giusto l’entusiasmo ma ancora qualche giorno di attesa per far esplodere la festa.
Lescano? Ha sposato alla grande il progetto. C’è stata l’opportunità giusta e l’abbiamo colta. È un giocatore micidiale, gli è stato chiesto anche del sacrificio e lentamente si è inserito come volevamo. Piano piano sta lavorando bene, è un giocatore di cui avevamo bisogno e si è integrato benissimo, bravo il mister a farlo inserire.
Manzi? È un giocatore che ci poteva dare molto, merita di poyer stare qui. Sarebbe bello poterlo vedere, ma diciamo che non ha avuto opportunità, anche perchè poi si è fatto male anche lui. Vediamo se riuscirà ad esordire in queste ultime due gare.
L’affare Cagnano a gennaio? Con lui abbiamo fatto un’operazione di prestito con obbligo di riscatto. Una legatra alle presenze e l’altra alla promozione in B. Qualora si dovesse verificare anche il secondo evento sarà un nostro giocatore a tutti gli effetti.
Il Sorrento? Nessuna gara è scontata, sarà una partita non facile. Vero, loro si sono salvati, non hanno obiettivi, gli faccio i complimenti. Ma possono giocare con quella spensieratezza che può essere un’arma a doppio taglio. Noi andremo a giocarcela con la stessa testa e determinazione delle ultime gare.
Il presidente D’Agostino? Dopo Foggia, ha cominciato questo iter di presenza allo stadio il giovedì e alcune volte al sabato. È molto contento e l’ho visto anche emozionato nella gara di ieri. Ha fatto tantissimi sacrifici e dopo 5 anni sta raccogliendo i frutti dei suoi investimenti.
Lo stadio col Sorrento? Non c’è nessuna novità. Bisogna trovare la soluzione migliore. E’ un tema di primo ordine, il tutto gira intorno a lui. Certo, vivere una gara, magari che ci regali la promozione, senza tifosi, sarebbe una sconfitta per lo sport. Mi auguro che si arrivi a una soluzione giusta per tutti, facendo vivere una serata magica per i tifosi.
Cosa serve per la B? Non credo che ci saranno stravolgimenti, a maggior ragione in una rosa del genere, dove ci sono ragazzi che hanno già giocato in categorie superiori. L’aspetto caratteriale ad Avellino è un elemento di prim’ordine e sarebbe bello che anche questi calciatori un domani potrebbero fare gli allenatori o direttori, come accaduto con Biancolino, Riccio”.