Alla vigilia della sfida con la Juventus Next Gen, Raffaele Biancolino è intervenuto in conferenza stampa per presentare il prossimo impegno dell’Avellino, reduce da tre vittorie di fila e quattro risultati utili consecutivi. L’obiettivo è dare continuità, step by step, ma con la consapevolezza di aver ritrovato entusiasmo ed identità di gioco. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancoverde in vista della partita di Biella.
Le dichiarazioni di Biancolino alla vigilia di Juventus Next Gen-Avellino
Queste le parole di Biancolino alla vigilia di Juventus Next Gen-Avellino: “Non bisogna guardare la classifica, loro vorranno sicuramente far bene in casa. Dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni minima occasione. Ci arriviamo bene perché veniamo da ottime prestazioni, al di là dei risultati. Siamo adulti per capire il momento e le insidie della partita di domani. Se guardiamo la classifica e i numeri sembra una partita facile. Ma non lo è. I miei ragazzi lo sanno. Dobbiamo andare a Biella per cercare di fare punti. L’approccio e il gioco sarà sempre lo stesso. Dobbiamo decidere noi se bisogna correre oppure no. Se attaccare o difendere. Non ci possiamo preoccupare dell’avversario, dobbiamo pensare a noi.
Tribuzzi e Rocca? Tutti sono in concorrenza. È un duello continuo. Sarò il primo a sbagliare perché tutti hanno qualità e possono giocare ovunque. Settimana prossima rientra anche Armellino e avremo la squadra al completo. Scenderà in campo chi vedrò meglio.
Enrici? Sta bene, come tutti. Questa squadra può esprimere molto di più il proprio calcio.
Giocare contro la Juve? Per me è passato. Non ci penso più. Quel Biancolino non c’è più, adesso faccio un altro lavoro. All’epoca ci rimasi male, ma è meglio pensare al presente.
Il ruolo di Tribuzzi? Può fare la mezzala, il quinto, la seconda punta. L’ha fatto a Frosinone. Alessio ha qualità e il ruolo se lo troverà lui.
La Juve Next Gen? Mi aspetto qualcosa di diverso rispetto alle ultime partite. Sono una squadra spensierata, con tanti giovani. Noi dobbiamo essere bravi ad essere concreti.
L’alternanza Frascatore-Liotti? Paolo ha meno spinta, è più difensore. Liotti spinge tanto. Ha gamba, arriva sul fondo. In quel momento di serviva un calciatore di copertura.
D’Ausilio e Gori? Ho parlato con entrambi. Michele è un ragazzo intelligente. Sa che adesso tutti parlano di lui. Deve stare concentrato e fare cose semplici. Gabriele sa la stima che nutro per lui. Deve farsi trovare pronto.
Il progetto squadre B? Non so se siano utili. Sono utili se si fanno le cose giuste, se giocano calciatori con qualità. Non sono utili se hanno altri scopi. Di certo tolgono qualcosa a squadre di Serie D che vorrebbero salire in C.
Il Biancolino allenatore? Non ho mai voluto fare l’allenatore. Quando giocavo pensavo a tutt’altro. Vedevo l’allenatore come una figura di scontro. Quando si cresce ci si rende conto che è una figura che piace. Grazie all’Avellino ho capito che davvero mi piace questo mestiere. In carriera ho avuto tanti allenatori, da cui ho preso spunto. Mi piace molto il gioco di Spalletti.
I tifosi presenti a Biella? Non vediamo l’ora di farli sentire orgogliosi di questa squadra e di questa maglia”.